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Alto Adige

Sette migranti stipati nel baule, orrore al posto di blocco: un arresto

Uno è stato arrestato, gli altri due sono ricercati

È stato arrestato in Alto Adige uno dei tre uomini fermati a Borgo San Dalmazzo nel 2022 e sospettato di trasportare dall’Italia all’estero persone irregolari sul territorio. A fermarlo e accompagnarlo in carcere sono stati i militari della stazione carabinieri di Bressanone, durante il periodo pasquale.

L’uomo, un pakistano trentatreenne, negli ultimi tempi aveva trovato ospitalità da una parente a Varna e su di lui pendeva un ordine di carcerazione del Tribunale di Cuneo, che a marzo lo aveva condannato per aver commesso, insieme ad altri due connazionali, uno dei reati previsti dal decreto legislativo n. 286 del 1988, che mira a punire chi favorisce l’ingresso clandestino od irregolare di stranieri nel territorio nazionale.

L’arrestato e i suoi complici, infatti, a giugno del 2022, erano stati fermati mentre viaggiavano sulla strada provinciale nei dintorni di Borgo San Dalmazzo, città non lontana dal confine di Stato con la Francia, da una pattuglia della Compagnia carabinieri della zona. I militari, dopo aver controllato i tre complici, insospettiti dalla strana sistemazione interna della monovolume e dagli strani rumori provenienti dall’automobile, hanno aperto il bagagliaio dove hanno scoperto che viaggiavano, stipati, altri sette passeggeri nascosti, dei quali 6 pakistani e un bengalese.

La situazione, che di per sé appariva molto sospetta, si è resa ancor più preoccupante quando i carabinieri si sono resi conto che le condizioni delle persone trasportate erano piuttosto precarie, oltre ad avere un atteggiamento sommesso e impaurito.

Sono bastate poche domande dei militari, infatti, per scoprire che gli sventurati passeggeri avevano pagato quasi 2.000 euro ai loro trasportatori, i quali gli avevano garantito un ingresso sicuro in territorio francese e il trasporto fino a Parigi.

“Quanto scoperto dai carabinieri non è certo un caso isolato, bensì un fenomeno purtroppo molto diffuso già a partire dal 2009 e che interessa ogni anno circa 300 immigrati clandestini – si legge in una nota -. In particolare, i ‘passeur’, questo il termine tecnico utilizzato per indicare chi si dedica al traporto di irregolari, organizzano i loro sventurati clienti stabilendo come punto di ritrovo prevalente la Stazione Porta Nuova di Torino. Da lì i passeggeri iniziano un viaggio in condizioni di totale indigenza e degrado, quasi in tutti casi stipati in delle (auto ndr) monovolume, nascosti e letteralmente schiacciati al di sotto dei loro bagagli. Un viaggio che nella maggior parte dei casi dura molto più del previsto a causa delle frequenti soste intermedie, effettuate non per fare una normale pausa ma per timore dei controlli da parte delle forze di polizia, durante le quali i clandestini sono costretti a rifugiarsi in dei casolari o baite abbandonati, esposti alle intemperie ed anche a temperature estremamente rigide. Non c’è da meravigliarsi se, spesso, insieme ai carabinieri debbano necessariamente intervenire anche mezzi di soccorso e personale sanitario, per garantire le cure agli sventurati viaggiatori, non raramente anche bambini e donne incinte”.

L’uomo arrestato è stato accompagnato dai carabinieri di Bressanone in carcere a Bolzano, dove dovrà scontare la pena di circa tre anni di reclusione, inflitta insieme alla sanzione pecuniaria di 91.000 euro, in attesa che possa essere raggiunto anche dai suoi complici, ancora ricercati.

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