Atti vandalici contro l'Ordine dei medici, i sindacati: "Atto ignobile"

Si moltiplicano le voci di solidarietà verso l'Ordine dei medici e contemporaneamente di condanna verso il gravissimo gesto di alcuni sconosciuti, che nella notte tra lunedì 11 e martedì 12 ottobre hanno imbrattato la sede dell'Ordine a Trento in via Zambra e lanciato sassi contro le finestre, rompendo anche un vetro (peraltro di un esercizio commerciale vicino alla sede).

Un gesto subito stigmatizzato da più parti: dall'assessore provinciale alla salute Stefania Segnana, fino all'Ordine delle professioni infermieristiche, passando per il sindaco di Trento Franco Ianeselli. Nella serata di martedì, si uniscono al coro anche Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti, segretari trentini di Cgil, Cisl e Uil.

In una nota congiunta, i sindacati "esprimono tutta la propria indignazione e il proprio sconcerto per l’ignobile atto di vandalismo contro la sede dell’Ordine dei medici di Trento. È inconcepibile che chi inneggia alla libertà e si vanta di voler fare rispettare la nostra Costituzione poi si macchi di atti di violenza e, ancor peggio, non sia in grado di prendere le distanze né isolare una presunta minoranza che a quanto pare all’interno del mondo No Vax ha scelto di non usare sistemi civili per esprimere le proprie idee".

Restiamo fermi nella convinzione che una democrazia debba garantire sempre la manifestazione del dissenso, ma non possiamo accettare chi tenta di imporre la propria visione attraverso violenza e prevaricazione. Ci sgomenta inoltre che gli autori di quanto accaduto nella sede di via Zambra abbiano definito “servi” quanti fino a pochi mesi fa hanno messo in gioco la loro stessa vita per salvare quella altrui e combattere contro una pandemia che non è invenzione di qualcuno, come drammaticamente hanno dimostrato i dati sulla mortalità e che oggi teniamo sotto controllo grazie ai vaccini. Al presidente Ioppi e a tutto il personale sanitario trentino va la nostra totale solidarietà.