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Cronaca Centro storico

Valdastico, la Serenissima ricorre al Tar contro il "no" della Provincia

La società autostradale si oppone ai due provvedimenti provinciali di cui sopra e anche ai Comuni di Besenello, Calliano, Folgaria e Nomi, più che critici con il prolungamento della Valdastico, anche per ragioni ambientali

La Valdastico passa sul piano delle carte bollate. Dopo il "no" da parte di alcuni Comuni trentini che sarebbero stati coinvolti nella realizzazione dell'opera (voluta fortemente soprattutto da parte veneta) e il rifiuto ufficiale al prolungamento in Trentino - ribadita con due delibere - da parte della Provincia di Trento, arriva il ricorso al Tar di Trento della società Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, la società che ha presentato il progetto. La società autostradale si oppone ai due provvedimenti provinciali di cui sopra e anche ai Comuni di Besenello, Calliano, Folgaria e Nomi, come detto più che critici con il prolungamento della Valdastico, soprattutto per ragioni ambientali e urbanistiche. 


In particolare, le delibere di giunta provinciale contestate in sede amministrativa dalla Serenissima, sono quelle assunte a maggio e giugno 2012, e negano l’intesa sulla localizzazione dell’A31 Nord Trento Valdastico – Piovene Rocchette, prevista dall’articolo 165 del decreto sui contratti pubblici voluto dal Governo Monti ad aprile dello scorso anno. La Provincia aveva epresso formalmente "parere negativo sul progetto preliminare ai fini urbanistici ed edilizi", anche "in ragione della mancanza dell’intesa" tra il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti e la Provincia stessa, nonché perché la Valdastico "non rientra nel Programma delle infrastrutture strategiche e non può essere conseguentemente realizzata". Ora la palla passa al Tar di Trento.

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