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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca casello Trento sud

Valdastico, il PD trentino avverte gli alleati: "Non si va al Tavolo per limitare i danni"

All'indomani del "mandato politico" a Gilmozzi e della strategia di Rossi che ha invocato un "saldo positivo per il territorio" all'interno dell'intesa il PD ribadisce contrarietà all'opera e critica l'iter fin dalla premessa: il rinnovo della concessione autostradale

All'indomani del "mandato politico" a Gilmozzi ed ai dirigenti Scalet e De Col per la trattativa sulla valdastico il Partito Democratico del Trentino prende posizione con un lungo documento pubblicato sulla pagina online del partito, in cui si ribadisce la contrarietà all'opera richiamando all'ordine gli alleati politici all'interno della linea di condotta adottata nel corso di decenni. Al tavolo paritetico il Trentino può ancora esporre le ragioni del no, anzichè assumere una posizione di "trattativa" per "limitare il danno", si legge nel documento (clicca qui).

"La premessa dalla quale ha origine tale iter rischia peraltro di condizionare l'iter stesso, in quanto l'obiettivo appare essere non tanto la realizzazione della Valdastico in sé e per sé, bensì il rinnovo della concessione alla Società autostradale Serenissima - questa la critica principale mossa dal PD alla strategia di Rossi e Gilmozzi - se l’obiettivo reale è però il rinnovo della concessione, è nostra opinione che andrebbe prioritariamente chiarito se esistano altre soluzioni (oltre alla realizzazione della Valdastico) che permettano un simile esito". In altre parole il Comitato paritetico non avrebbe già il compito di cercare l'intesa sulla realizzazione dell'opera, bensì quello di domandarsi se l'opera sia fattibile oppure no.

E' chiaro che alla realizzazione dell'A31 è legato il rinnovo della concessione autostradale, anzi: che venga realizzata oppure no, per lo sblocco della concessione autosradale è sufficiente che il progetto venga tenuto in vita, per altri cinque anni. "Un'opera comunque non necessaria né coerente con l'idea della mobilità sostenibile, ricercando benefici improbabili e circoscritti al territorio interessato". E' comunque questa l'opinione (unanime?) dei consiglieri provinciali del PD: "la Valdastico è uno spartiacque tra una vecchia idea di sviluppo che persegue alcuni immediati interessi (rinnovo concessioni autostradali, facilitazioni e riduzione dei tempi nel trasporto su gomma, grandi opere come volano di sviluppo a prescindere dai costi reali...) e una idea di sviluppo fatta propria nel terzo millennio dal Trentino (e annunciata dall'Europa) che guarda al territorio come alla nostra risorsa primaria, che si preoccupa della sostenibilità sociale, economica e ambientale delle proprie politiche, e che si assume la responsabilità verso le future generazioni". 

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