rotate-mobile
Cronaca

Val Nambino, ritrovati 17 ovini morti

Ancora in corso le analisi per stabilire le cause del decesso. La Provincia assicura: "Già sanzionati i responsabili"

La notizia del rinvenimento di 17 ovini morti nei pascoli della Val Nambino, in località Busa dei cavai, nel comune di Pinzolo, avvenuta lo scorso 14 agosto continua a far discutere. "Di cosa sono morti gli animali? Perché non sono stati riportati a valle? Perché la Provincia non interviene?", sono le domande che si susseguono in queste ore.

Proprio per fare chiarezza la Provincia ha pubblicato oggi, sabato 20 agosto, una nota di chiarimento. Innanzitutto, fanno sapere dall'amministrazione provinciale, il ritrovamento degli animali è avvenuto proprio nell'ambito dei controlli in quota da parte del personale del corpo forestale del Trentino e dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari, secondo quanto previsto da un atto di indirizzo della Giunta provinciale proposto dall’assessore all’agricoltura e foreste.

"La corretta gestione delle mandrie - spiegano - è una delle attività ritenute fondamentali da questa amministrazione per la necessaria cura dell’ambiente, patrimonio dell’intera comunità".

Corpo forestale e Apss fanno poi sapere che il gregge - originariamente di 194 capi - è stato monitorato sin dal suo arrivo in Trentino lo scorso 10 luglio e, proprio nell’ambito di questi controlli, il 14 agosto è stata accertata l’assenza di una cinquantina di capi e sono state rinvenute 17 carcasse, successivamente portate a valle da una ditta specializzata nello smaltimento.

"Sono peraltro già stati sanzionati i soggetti responsabili dell’accudimento e del mancato smaltimento degli animali ritrovati morti, mentre sono in corso ulteriori accertamenti - conclude la nota -. L’istituto zooprofilattico si sta occupando delle analisi per verificare la causa della morte degli animali, che al momento dell’alpeggio risultavano sane".

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Val Nambino, ritrovati 17 ovini morti

TrentoToday è in caricamento