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Mercoledì, 27 Settembre 2023
Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Vaccini: "Ad aprile gli over70". Nel frattempo solo un medico su due aderisce alla convenzione

Vaccinazione over80 al 60%, mentre quella degli under55 che lavorano in nidi e materne procede a rilento: ecco perché

Vaccini in Trentino: si procede a diverse velocità. Questo il quadro che emerge dalle comunicazioni del presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti. "Noi il programma dei vaccini lo facciamo sulla base delle consegne settimanali delle dosi, se poi nei prossimi giorni dovessero aumentare le scorte di vaccino aggiorneremo il programma" ha commentato, spiegando che per gli over80, non ospiti di Rsa, ad oggi sono state somministrate 8.200 dosi e 18.000 sono le vaccinazioni prenotate. L'adesione è circa del 60% adesione e l'invito, ribadito dal governatore, è di continuare a registrarsi.

Il vaccino usato per gli ultraottantenni è quello prodotto da Pfizer. Le previsioni vedono l'arrivo di 5.800 dosi a settimana a marzo ed aprile. "C'è una certa regolarità - ha detto Fugatti - e con questi numeri contiamo di concludere il ciclo degli over80 nei primi 10 giorni di aprile, dopodichè si apre il tema degli ultrasettantenni, divisi in due categorie: 70-74 anni e 75-79 anni". I trentini over70 sono circa 50mila. "Non è una cosa da poco, ma se contiamo di iniziare ad aprile l'auspicio è che nel frattempo le dosi possano aumentare. Per esempio a marzo l'Ema potrebbe approvare il vaccino Johnson & Johnson e quindi accelerare il piano. Come vedete dal report le persone che hanno più rischio di ammalarsi aggravarsi e purtroppo morire sono gli ultrasettantenni" conclude il Governatore.

Discorso diverso per le vaccinazioni agli under55 con precedenza al personale degli asili nido e delle scuole materne. In questo caso il vaccino è Astrazeneca, che sta arrivando in modo irregolare. "Le previsioni che abbiamo vedono nelle prossime 4 settimane 14.300 dosi" assicura Fugatti, comunicando allo stesso tempo che le somministrazioni, finora, sono state nell'ordine di poco più di un centinaio. "I dati ci arrivano difficilmente, è un meccanismo che sta partendo" ha detto il presidente. I problemi sono molteplici, oltre all'irregolarità della fornitura, a partire dall'adesione dei medici di base all'accordo, sottoscritto solamente da un medico su due.

Si pone ora la questione di coloro che sono assistiti da un medico che non ha aderito all'accordo sui vaccini. Le persone interessate sono circa 6.000. Posto che un medico su due ha aderito alla convenzione circa 3.000 persone rimangono "scoperte": "per queste persone abbiamo previsto di fare come si fa per gli over80 ovvero iscriversi al Cup, le domande saranno aperte dal fine settimana, venerdì potremo essere più precisi, ma di sicuro ci si potrà andare a vaccinare nei centri aperti su tutto il territorio" ha concluso Fugatti. 


 

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