Università di Trento a numero chiuso: gli studenti non ci stanno
Altre limitazioni in vista per i posti disponibili all'Università di Trento: Il Senato Accademico ha votato oggi il numero per Storia e Lettere e per Tecnologie della Comunicazione. Diminuiti di un terzo i posti a Sociologia e la limitazione potrebbe essere introdotta anche a Fisica e Matematica
Posti limitati anche all'Università di Trento dove oggi il Senato Accademico ha votato la conferma dei corsi a numero programmato già esistenti estendendo il numero limitato ad altri percorsi di studi: 160 posti per studi storici e filologico-letterari e 70 posti per interfacce e tecnologie della comunicazione. Sono inoltre diminuiti i posti disponibili per Sociologia da 235 a 170 e per Scienze cognitive da 220 a 200. La selezione in ingresso potrebbe essere applicata anche a Fisica e Matematica dal 2015. L'unico voto contrario è stato quello di Greta Chinellato, rappresentante degli studenti eletta con la lista UDU.
"Si tratta di un quadro determinato dalla mancanza di fondi e dal blocco del turnover del personale docente, si obbligano indirettamente gli Atenei a limitare il numero di studenti per poter mantenere in piedi l’offerta formativa e i corsi esistenti" scrive in una nota la lista universitaria "E' tempo però di sfatare alcuni miti: nessuna direttiva europea impone agli Stati membri di introdurre numeri chiusi, i problemi di abbandono non si risolvono con algoritmi e test d’ingresso ma con un efficace orientamento. Ci siamo da sempre schierati contro ogni tipo di accesso programmato, diversamente da altri rappresentanti, e chiediamo un rovesciamento di questa logica: sono infatti gli investimenti a doversi adattare ad una sempre più ignorata domanda di formazione".
