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Cronaca Centro storico / Via Giuseppe Gilli

Scuola: modifiche contrattuali per stabilizzare metà dei precari, la UIL non ci sta

La Uil chiede agli altri due sindacati di sospendere la firma di domani: troppo poche le stabilizzazioni, che lasciano circa 300 posti vacanti, a fronte di modifiche penalizzanti

E' rottura tra i sindacati riguardo all'accordo sulla scuola che verrà presumibilmente firmato domani da Cgil e Cisl ma non dalla Uil che chiede agli altri due patronati di sospendere la firma. Le due delibere di Giunta prevedono la stabilizzazione di 337 insegnanti contro i 584 segnalati dal sindacato: "saranno circa 300 i posti vacanti" si legge in una nota "sia chiaro che 337 immissioni in ruolo sono un numero importate ma decisamente inferiore rispetto a quanto prospettato, a marzo si parlava di esaurire in 3 anni il precariato storico delle graduatorie provinciali. Oggi di esaurite rimangono solo le speranze di centinaia di colleghi che aspirano al dovuto riconoscimento".

Con la firma di domani, secondo la Uil Scuola, la Provincia "porta a casa, grazie alla modifica contrattuale: 1,5 MLN di euro di FOREG; un orario funzionale dei docenti che prevede la destrutturazione dei monte ore complessivi e l’aumento significativo delle ore aggiuntive (rispetto all’orario cattedra) da prestare con gli alunni; il blocco triennale della mobilità; la restrizione delle assegnazioni provvisorie; l’introduzione a regime dell’attribuzione dei gradoni solo attraverso il recupero delle economie sul comparto scuola (anziché su spesa corrente come nel resto d’Italia); la riduzione di organico sulla secondaria di primo grado fino a 60 cattedre e del compenso orario dell’attività di sorveglianza sulla mensa e interscuola (da 35 a 26 euro lordi); la cancellazione della riduzione di orario per gli insegnanti di lingua straniera della primaria".

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