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Cronaca Canal San Bovo

Super-truffatore arrestato dai carabinieri del Vanoi: quindici capi d'accusa

Apriva conti correnti ed utenze telefoniche in tutta Italia con carte d'identità trafugate, trovato in possesso di documenti del Segretario di Stato Vaticano

Si è fatto consegnare la carta di identità con la promessa di un lavoro e la scusa di utilizzarla per la burocrazia relativa all'assunzione. In realtà è sparito e l'intento, lungi dall'essere quello di offrire un impiego, era tutt'altro.

la vittima è un 61enne del Primiero che non avendo più notizie del sedicente signor XXX (il nome realmente usato dal truffatore è n vero noem di persona) ha deciso di rivolgersi ai carabinieri. I fatti risalgono al luglio 2017. La storia ricostruita dai carabinieri del Vanoi ricorda quella di "catch me If You Can", il film con Leonardo Di Caprio".

Nessun indizio, nessuna traccia finchè nel marzo dello stesso anno arriva ai carabinieri di Canal San Bovo la notizia dell'arresto, da parte della Polfer di Firenze di un 54enne di Bari trovato in possesso dei documenti del primierotto. 

Il caso si complica quando lo stesso soggetto, evidentemente rilasciato, viene nuovamente arrestato pochi mesi fa, il 25 gennaio 2018, dai carabinieri della stazione di Vedelago in provincia di Treviso, colto in flagranza di reato perchè trovato in possesso di documenti del Vaticano firmati niente di meno che dal Segretario di Stato cardinal Bertone, evidentemente trafugati.

Il barese era inoltre in possesso di un finto tesserino della Guardia di Finanza, un paio di manette ed altri documenti di provenienza illecita. In pratica l'ignaro primierotto era caduto nella rete di un truffatore professionista che, agendo su scala nazionale, era perfino finito in un servizio de Le Iene. Una delle tante vittime del raggiro era, tra l'altro, il vero XXX.

Con la carta d'identità di quest'ultimo il truffatore aveva attivato due carte telefoniche, aperto due conti correnti a Ferrara ed era riuscito perfino ad usufruire di prestazioni mediche all'ospedale di Trento. 

Stessa cosa aveva fatto con la carta d'identità del primierotto che è risultato titolare, a sua insaputa, di sette utenze telefoniche mobili e cinque conti correnti. Conti ed utenze che il truffatore aveva oltretutto aperto spacciandosi, come spesso capita, per agente di polizia o addirittura in forze all'esercito, esibendo documenti rubati.

Tutto ciò, ovviamente, per guadagnarci: grazie a prelievi a debito è riuscito, nel periodo delle indagini, ad ottenere circa 25.000 euro in contanti. Attualmente si trova detenuto presso il carcere Marassi di Genova, dove è stato raggiunto dalla notifica dell'ordinanza manata dal Gip di Trennto pasquale Profiti.

lLunghissima la lista dei capi d'accusa: ricettazione, truffa, sostituzione di persona, uso indebito di carte di
credito, falsità materiale e falsità ideologica, possesso e fabbricazione di documenti di identità falsi, appropriazione indebita aggravata, truffa ai danni del servizio sanitario, auto riciclaggio, con le aggravanti della continuazione e della recidiva specifica infraquinquennale , con la dichiarazione di abitualità e professionalità nei reati contestati.

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