Truffa delle protesi in Azienda sanitaria, condannata Cappelletti
Si è concluso con una condanna il processo in primo grado a carico di Maria Angelica Cappelletti, ex dipendente dell'Azienda sanitaria provinciale, accusata di aver ottenuto in 4 anni rimborsi per oltre 2,3 milioni
Si è concluso con una condanna il processo in primo grado a carico di Maria Angelica Cappelletti, ex dipendente dell'Azienda sanitaria provinciale, accusata di aver ottenuto in 4 anni rimborsi per oltre 2,3 milioni di euro per acquisti di protesi e medicinali destinati a malati cronici. Secondo la procura, le somme sarebbero invece state utilizzate per fare viaggi e spese voluttuarie e per finanziare le attività imprenditoriali dei familiari. Archiviata, invece, la posizione del dirigente dell’Apss Enrico Campregher. L'inchiesta era scattata nel giugno del 2011 dopo la denuncia da parte del direttore dell'Azienda sanitaria Luciano Flor, che si era accorto del numero elevato di pratiche riscosse dalla stessa persona, circa 1.600 in quattro anni.
In rito abbreviato il giudice ha stabilito una pena di 3 anni di carcere più il pagamento di una provvisionale di 200 mila euro a favore dell'Apss, che si è costituita parte civile. La richiesta dell’accusa era di una condanna a cinque anni e mezzo. L’avvocato della difesa ha annunciato ricorso contro la sentenza.