Giustizia, pochi fondi e personale. Assunzioni bloccate da 12 anni

Carenza di  magistrati, personale amministrativo ridotto all’osso, assunzioni bloccate: queste le criticità in cui versa il sistema giudiziario regionale, messe in luce da Carlo Maria Grillo, nuovo presidente della Corte d’Appello di Trento, insediatosi da pochi giorni, in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario in programma per sabato 26 gennaio.

 “Se la situazione di Trento e Rovereto è accettabile – ha detto Grillo – è invece drammatica quella di Bolzano, dove la carenza di magistrati tocca il 50% e quella di giudici onorari il 65%”. Per quanto riguarda il personale amministrativo a Trento le carenze arrivano al 28%, mentre a Bolzano al 48%. Bloccate da 12 anni le assunzioni di personale amministrativo. “Viviamo di elemosina – ha detto Grillo – e questo non è dignitoso”.

Per quanto riguarda i reati in Trentino si registra un aumento degli illeciti contro il patrimonio: furti, estorsioni, rapine, dove gli autori sono spesso minorenni. Il sistema giudiziario è gravato dalla lentezza e dai ritardi nei processi, anche se in Trentino – ha affermato Grillo – "la situazione è molto buona, non ci sono arretrati”. Il presidente della Corte d’Appello ha toccato la questione della riorganizzazione delle circoscrizioni con l'accorpamento degli uffici giudiziari, in particolare i 19 uffici dei giudici di pace: sulla questione ci sono iniziative regionali per chiedere di tenerne in vita 13. In merito alla proposta che arriva dalla Giunta regionale di mantenere 4 presidi periferici presso le sezioni distaccate di Tione, Cavalese, Brunico e Merano (di cui è prevista la soppressione), Grillo sottolinea l'importanza del sostegno regionale e provinciale, ma evidenza soprattutto la necessità di indipendenza dal potere politico da parte: quindi bevn venga un contributo, ma sia sempre il ministero di grazia e giustizia a fornire uomini e mezzi.