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Piantagione in casa con 8,4 kg di marijuana: giovane in manette

L’indagine è partita dopo un servizio di perlustrazione con le unità cinofile di un condominio di via Brennero

È stato arrestato in flagranza di reato, nel pomeriggio di venerdì 31 marzo, dai finanzieri del gruppo di Trento, il 34enne trovato in possesso di marijuana, hashish, diverso contante e serre domestiche per la coltivazione della cannabis. I finanzieri hanno sequestrato 8,4 chilogrammi di marijuana, 340 grammi di hashish, denaro contante per quasi 4.000 euro, oltre alle serre domestiche impiegate per la coltura della cannabis.


L’indagine è partita dopo un servizio di perlustrazione con le unità cinofile di un condominio di via Brennero, a Trento. L’infallibile fiuto dei cani Aron e Apiol ha indirizzato i militari delle Fiamme gialle verso alcuni garage sotterranei. Approfondito il controllo, i finanzieri hanno concentrato la loro attenzione su uno dei box, che aveva la serratura danneggiata. Al suo interno hanno trovato diversi sacchi di plastica nera e barattoli di vetro contenenti 7,1 chili di marijuana, 340 grammi hashish e altrettanta resina di hashish.


Una volta risaliti all’identità dell’uomo affittuario, i militari hanno esteso le verifiche a casa sua, con una perquisizione domiciliare, nel comune di Caldonazzo. L’esito dell’attività ha portato al sequestro di quasi 4.000 euro in denaro contante, presumibile provento derivante dallo spaccio e un bilancino di precisione.
Il Pubblico Ministero di turno esterno della Procura della Repubblica di Trento ha disposto, la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti del 34enne, tratto in arresto per violazione dell’art. 73, comma 1, del D.P.R 309/1990.


All’esito del giudizio direttissimo, celebratosi sabato 1° aprile, l’imputato ha confessato di avere un altro appartamento, nella frazione Povo del comune di Trento, dove conservava altra sostanza stupefacente. L’immediata perquisizione domiciliare dei finanzieri ha permesso di sottoporre a sequestro 3 serre, tipo box, di grandi dimensioni, tali da occupare quasi interamente lo spazio di ciascuna stanza e dotate di ventilatori e lampade UV, allo scopo di aumentare il principio attivo (thc) delle piante e accelerarne la crescita, oltre a un efficiente impianto di aspirazione a carboni attivi per evitare la diffusione all’esterno del tipico odore pungente della cannabis. 


Al loro interno erano contenuti 110 vasi con piante di marijuana, ancora all’inizio dell’infiorescenza, per un peso complessivo di 700 grammi. Sempre nell’abitazione, è stato trovato e sequestrato un involucro con ulteriori 600 grammi della stessa droga. La sostanza stupefacente rinvenuta avrebbe fruttato, nelle piazze di spaccio, oltre 80.000 euro, senza considerare che le piante sequestrate all’interno delle serre erano di recente innesto e, una volta maturare, avrebbero potuto garantire al proprietario un quantitativo di sostanza stupefacente nettamente superiore.

 
“L’odierna attività delle Fiamme Gialle trentine conferma ulteriormente l’efficacia del quotidiano dispositivo di controllo del territorio per la repressione dei traffici illeciti, a tutela dei cittadini e della legalità. In osservanza delle disposizioni del Decreto Legislativo 8 novembre 2021, n. 188 si rappresenta che, per il principio della presunzione di innocenza, la colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine in relazione alla vicenda, sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna” si legge in una nota.

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