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Cronaca Povo / Via Sommarive

Trento "Silicon Valley" italiana

Lo dice l'edizione 2016 del Rapporto Cerved Pmi. E' la provincia più innovativa d'Italia grazie all'altissima presenza di startup e alla capacità innovativa delle sue piccole e medie imprese

Trento è la provincia più innovativa della Penisola: è prima per presenza relativa di startup innovative (2,3) e seconda per Pmi innovative (0,9) in un indice che misura il grado di specializzazione delle province, confrontando la percentuale di imprese innovative rispetto a quella italiana.

Lo dice l'edizione 2016 del Rapporto Cerved Pmi, che dedica un focus al settore. In questa speciale classifica, se è il capoluogo trentino la "Silicon Valley italiana", la seguono Trieste, Ancona e Pordenone, con indici più elevati per le startup. Torino invece presenta l'indice più alto per le Pmi (0,93) e il settimo per le startup.

In generale, per lo studio, l'ambiente diventa ideale per una start up quando nelle vicinanza c'è un'università. La geografia dell'innovazione segue poi la dorsale adriatica, simile alla distribuzione dei distretti. In ritardo il Mezzogiorno, con poche e isolate eccezioni, tra tutte Cagliari.

Guardando appunto ai dati assoluti, hanno sede tra Milano e provincia 2.675 imprese innovative, di cui quasi 2 mila startup, e a Roma 1.806, di cui 1.468 startup. Seguono Torino con 798, Napoli con 520, Bologna con 450.

Il Rapporto Cerved ha fotografato l'ecosistema dell'innovazione andando oltre alle imprese iscritte al registro ufficiale: complessivamente, le oltre 12 mila startup innovative iscritte e non iscritte individuate muovono un giro d'affari di circa 2 miliardi e impiegano 24 mila addetti. Le Pmi innovative sono un terzo, circa 4 mila, ma producono 24 miliardi di euro di ricavi e impiegano 126 mila addetti.

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