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Cronaca Centro storico

Sanità, la Uil: "Situazione grave, carenza di personale e infermieri"

"L’assessore Rossi, poi, non è credibile in nulla, perché in quanto assessore all’edilizia ed alle opere sanitarie poteva impedire i tagli in sanità semplicemente recuperandoli sulla costruzione prima della Protonterapia, poi sul Nuovo ospedale di Trento"

La Uil Fpl Sanità denuncia la grave situazione che ormai da mesi sta interessando i Presidi Ospedalieri della Provincia Autonoma di Trento  per la carenza di personale infermieristico e di personale di supporto OSS, divenuta ormai insostenibile e con ripercussioni sull’utenza e sul personale. Gli operatori oberati da eccessivi carichi di  lavoro, operano in condizioni difficili con turni che non garantiscono più l’adeguato recupero psicofisico, con riposi e ferie non godute e situazioni lesive dei diritti del lavoratore (es. diritto alla maternità ). Sono anche a grave rischio le ferie estive", commenta Ettore Tabarelli, della Fpl Uil.

"Tutto questo accanimento dell’Assessore alla salute Ugo Rossi e dell’Apss verso i servizi sanitari, rispetto al quale ripetutamente ed in diverse occasioni  abbiamo ribadito  la nostra ferma opposizione, è frutto unicamente di una volontà appaltatrice della sanità pubblica e dei servizi.  Provincia ed Azienda sanitaria adducono a scusante la spending-review voluta  dal governo Monti per ridurre così servizi  e posti letto negli ospedali pubblici e subappaltarli ai vari soggetti privati che operano nel settore".

"Poiché la sanità e la qualità sanitaria sono un bene primario che và  salvaguardato a tutti i costi, è quanto mai ridicolo pensare che per 26 milioni di euro questa ricca provincia autonoma debba mettere in grave disagio i servizi ospedalieri e gli operatori sanitari  (l’assessore Rossi, poi, non è credibile in nulla, perché in quanto assessore all’edilizia ed alle opere sanitarie poteva impedire i tagli in sanità  semplicemente recuperandoli sulla costruzione prima della Protonterapia, poi sul Nuovo ospedale di Trento ed infine sulle molteplici ristrutturazioni  in atto, imponendo sulle stesse una spesa più parsimoniosa). Che dire poi delle spese, queste si, non indispensabili, della Provincia per finanziare interessi elettorali", afferma il sindacalista.

"I tagli alla Sanità colpiscono anche l’utenza con accorpamenti di reparti, riduzione dei posti letto, riduzione dei criteri minimi di assistenza, aumento delle liste di attese e delle Unità di primo soccorso sempre più al collasso. Potrebbero a breve essere fortemente a rischio gli standard qualitativi erogati all’utenza, fiore all’occhiello degli ultimi anni. Colpisce che la carenza non è dovuta come in passato alla mancanza di personale qualificato, ma al blocco delle assunzioni conseguenza dei tagli. Sono attive da gennaio graduatorie per personale infermieristico, frutto di selezioni pubbliche espletate con oneroso dispendio di denaro pubblico, non prese in considerazione. Per quando riguarda il personale di supporto OSS si segnalano forti ritardi nell’ espletamento del concorso bandito nel luglio 2012 e ancora in attesa della prova orale. La Sanità è un bene primario e va salvaguardata. Riteniamo pertanto inaccettabili i tagli e la riduzione della spesa sanitaria fatti in questo modo. Chiediamo alla PAT di rivedere con urgenza i criteri di revisione della spesa sanitaria in Trentino, tenendo conto delle reali necessità degli utenti e degli operatori del settore e che non debbono essere secondarie e sacrificate agli interessi di  altre realtà economiche".

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