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Blitz alla Portella: un altro arresto, tre espulsioni e due avvisi orali del questore

Il pusher ha cercato di ingoiare 12 dosi di cocaina, che avrebbero potuto mettere a rischio la sua vita, ma è stato fermato dagli agenti

Un arresto per spaccio, avvisi orali ed espulsioni. E' l'esito del blitz di fine febbraio di polizia e guardia di finanza in piazza della Portella, a Trento. Tutto è accaduto nel pomeriggio di giovedì 24 febbraio quando, nell’ambito di alcune attività anticrimine interforze disposte dal questore di Trento, Alberto Francini, la Squadra Mobile, il Nucleo sicurezza urbana della polizia locale di Trento e la Guardia di Finanza hanno circondato l’area tra via Torre Vanga, all’altezza di via pozzo, piazza Leonardo da Vinci via Tommaso Garr, via Prepositura fino ad arrivare in piazza Santa Maria Maggiore e piazza della Portella.

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Le persone controllate sono state una ventina, per la maggior parte soggetti stranieri. Tra quest’ultimi, tre sono risultati irregolari sul territorio nazionale e quindi espulsi mediante provvedimento del questore di Trento. Per gli altri due il questore ha applicato la misura dell’avviso orale, perché ritenute pericolose per la sicurezza pubblica, alla luce delle numerose denunce per spaccio di droga.

Sempre nel pomeriggio di giovedì, è stato arrestato un giovane cittadino tunisino di 23 anni, perché colto a vendere cocaina a un italiano cinquantenne di Trento. Il pusher, monitorato a vista da una pattuglia degli “Orsi” della Squadra Mobile, confusa tra le decine di passanti, per lo più giovanissimi che hanno affollato il centro storico di Trento in occasione del giovedì grasso, si è avvicinato, in piazza Santa Maria Maggiore, all’acquirente italiano e gli ha consegnato una dose di cocaina, prelevata dalla bocca, ricevendo in cambio 50 euro. Terminata la vendita, i due si sono allontanati. L’uno, lo spacciatore, verso via Tommaso Garr, l’altro, l’acquirente, verso via Pozzo direzione ponte San Lorenzo.

Venditore e acquirente non hanno fatto in tempo a raggiungere le loro mete, perché sono stati fermati a poca distanza da Santa Maria Maggiore dalle pattuglie della polizia di Stato, polizia locale e della Guardia di Finanza.

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Alla vista degli agenti, il pusher ha tentato di ingoiare gli ovuli contenenti la droga, mettendo a repentaglio anche la sua vita. Soltanto grazie a una manovra repentina degli investigatori intervenuti, lo spacciatore non è riuscito a deglutire, ingoiando così le dosi, che avrebbero potuto essergli fatali. Una volta espulse dalla bocca, le 12 dosi di cocaina sono state sequestrate. Sono inoltre stati sequestrati al pusher 150 euro, che sarebbero frutto di precedenti vendite di droga.

Le indagini immediate svolte dai nuclei investigativi interforze, hanno permesso di accertare che quella non fosse la prima volta compravendita tra i due. Gli investigatori sarebbero riusciti a risalire a una decina di episodi, con incontri preventivamente stabiliti per telefono e incontri avvenuti in piazza Santa Maria oppure piazza della Portela.

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