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Cronaca Gardolo / Via della Canova

Euricse: a Trento rischio "ghettizzazione" contenuto

Un'indagine dell'istituto di ricerca Euricse sulla popolazione nei 47 quartieri di Trento mostra come il rischio di ghettizzazione sia "contenuto" e come le zone della città non siano etnicamente connotate. Elevato il tasso di proprietà immobiliari private, crescono le famiglie "single"

Un'indagine sulla popolazione di Trento quartiere per quartiere negli ultimi dieci anni. E' l'analisi condotta dall'istituto di ricerca Euricse che mette in evidenza alcuni aspetti della città, suddivisa in 47 quartieri, primo fra tutti la composizione etnica che, a differenza di altre città, non coincide con uno o più quartieri. Gli stranieri a Trento sono, più o meno, disrtibuiti nei vari quartieri. Il rischio di "ghettizzazione" c'è, e ne è un esempio l'abitato di Canova interessato più di altri dal fenomeno immigrazione, ma "si tratta di un rischio contenuto" si legge nel commento che accompagna la ricerca. In ogni caso anche un quartiere come quello di Canova non è abitato solamente da un gruppo etnico in particolare, sono presenti anzi più di 50 nazionalità differenti. Un altro fenomeno che risulta particolarmente evidente secondo i dati analizzati nella ricerca è quello dell'incremento (già mostrato ne idati demografici del Comune) delle famiglie unipersonali, ovvero dei single, passate da 33% al 38%, di cui il 4% ha meno di 30 anni.

L'indagine mostra anche l'elevato indice di proprietà immobiliare privata, in linea con l'andamento nazionale, soprattutto per quanto attiene i versanti. L'edilizia pubblica in affitto si concentra in pochi quartieri (Madonna Bianca, Piedicastello, S. Bartolomeo, S. Giuseppe, S. Pio X) che non coincidono con quelli in cui si sono insediati gli stranieri. Si deve osservare che il vertiginoso aumento dei prezzi immobiliari delle nuove costruzioni (media 74% nel decennio) è avvenuto in alcuni di questi quartieri, tendenzialmente in aree sature vicine al centro città. La ricerca mostra inoltre che la diffusa presenza di stranieri non ha diminuito il valore immobiliare delle zone nord, come si è tipicamente abituati a pensare. Al contrario esso è cresciuto leggermente meno della media (69%), comunque più del versante occidentale (57%), il quale rimane l'area meno costosa del capoluogo. 

La ricerca sarà presentata in un incontro oggi, lunedì 3 febbraio, presso la Sala degli Affreschi della Biblioteca comunale in via Roma alle 17.30 e pubblicata sul sito www.euricse.eu

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