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Furto in appartamento: ladro incastrato dalla prova del dna

Durante il sopralluogo i carabinieri avevano notato delle macchie di sangue che sono state analizzate dai Ris

Aveva perso del sangue forzando la porta di un appartamento, il test del dna lo ha incastrato dopo più di un anno dal fatto. A renderlo noto sono stati i carabinieri della Compagnia di Trento, con una nota di martedì 31 maggio.

Il furto era stato commesso più di un anno fa in un appartamento che si trova al primo piano di una palazzina di via Tullio Odorizzi, in città. Vennero rubati i gioielli di famiglia dei proprietari di casa.

Durante il sopralluogo, i militari intervenuti notarono la presenza di alcune macchie di sangue vicino all’infisso che l’uomo aveva forzato per entrare in casa.  Le tracce ematiche vennero quindi repertate dal personale specializzato della Sezione Operativa della Compagnia di Trento e inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche (Ris) di Parma per la comparazione con i profili genetici dei soggetti censiti nella banca dati.

Il dna estratto da quelle poche gocce di sangue è risultato corrispondente a quello di un 29enne albanese, residente a Trento, già noto per la commissione di analoghi delitti.

Il presunto responsabile è stato denunciato in stato di libertà per il reato di furto in abitazione, adesso dovrà rispondere del fatto all’Autorità giudiziaria.

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