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Cronaca Centro storico

Ordinanze e locali: "Quanti posti abbiamo perso per questa politica?"

"Quanto posti di lavoro abbiamo perso con le ordinanze di questi anni, anche per tutti quei locali mai aperti o chiusi presto perché ben addestrati da anni di questa politica?"

Riceviamo e pubblichiamo questa lettera di Michele Dorigatti, sulla questione Cafè de la Paix


Una cosa che ieri sera, a Codici Urbani, purtroppo non è emersa, è che nel momento in cui si accontentano le richieste di una dozzina di cittadini anonimi e si rende finalmente silenzioso passaggio Osele, un'attività economica perde 10 ore e mezza di lavoro alla settimana, in una fascia oraria in cui un bar guadagna molto. Cosa credete che significhi questo? Certamente meno attività culturali, forse la chiusura dell'attività perché i conti non quadrano più, senza dubbio la riduzione dell'orario di lavoro di qualche dipendente e con buona probabilità un licenziamento. Non so quante persone lavorassero al Soultrain, ma so per certo che persero tutte il lavoro.

Ora, l'assessore Condini dice che chi lavora ha più diritti di chi vuole dormire, che a sua volta ha più diritti di chi si vuole divertire. Anche l'assessore Maestri, di cui ho massima stima, ci ha presentato il limite delle 22.30 come l'ottimo risultato di una lotta eroica, e le siamo tutti grati per questo, ma quanto posti di lavoro abbiamo perso con le ordinanze di questi anni, anche per tutti quei locali mai aperti o chiusi presto perché ben addestrati da anni di questa politica?

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