Estorce e tenta tre rapine minacciando alcune vittime con una siringa: arrestato un uomo
Il trentunenne residente in città è stato ritenuto responsabile di un’estorsione e tre tentate rapine ai danni di altrettante vittime, messe in atto nell’arco di un paio di settimane
È stato fermato dagli agenti della Squadra Mobile di Trento giovedì 15 luglio, A.R., trentunenne residente in città e ritenuto l’autore di un’estorsione e tre tentate rapine ai danni di altrettante vittime, messe in atto nell’arco di un paio di settimane. La Squadra Mobile di Trento, coordinata dalla Procura della Repubblica, lo ha arrestato all'alba.
L'estorsione
Nella notte del 22 giugno, alle 3 circa del mattino, in pieno centro storico, un giovane ventenne rientrando a casa è stato avvicinato da A.R. che gli ha chiesto del denaro, dicendo di avere bisogno del denaro, oltre che tossicodipendente. Il giovane gli ha quindi dato 20 euro. Il trentunenne, però, non sarebbe stato soddisfatto della somma ricevuta e ha reagito prendendo con la forza il telefono al ragazzo, chiedendogli altri soldi per restituirglielo.
Il primo tentativo di rapina
Alcune ore dopo, alle sei del mattino, dopo aver finalizzato l’estorsione, l’uomo ha tentato una rapina nei confronti di uno straniero di rientro a casa, dopo una nottata trascorsa a lavoro. Il rapinatore si è avventato alle spalle della vittima, tentando di strappargli il borsello, contenente alcuni effetti personali, oltre al denaro. Una volta ripresosi dall’effetto sorpresa, la vittima ha reagito, colpendo con un pugno il rapinatore, costringendolo così alla fuga.
Le altre rapine e le minacce con la siringa
Dieci gironi dopo l’ultimo tentativo di rapina, il primo luglio, A.R. ha tentato nuovamente di rapinare un ragazzo, appena maggiorenne, attendendolo vicino alla porta di casa, via del Suffragio. Questa volta, A.R., vista la reticenza della vittima a dargli del denaro, ha estratto una siringa, minacciandolo di infettarlo, in quanto tossicodipendente. Il ragazzo non si è perso d’animo, e con un gesto velocissimo è riuscito a raggiungere l’ingresso nel portone di casa, lasciando il rapinatore fuori.
Una settimana dopo, il 7 luglio, sempre impugnando una siringa monodose, questa volta nella zona nord della città, l’uomo ha minacciato un ragazzo nel parcheggio del parco Canova, a Gardolo, perché gli desse del denaro. Ma il giovane è riuscito a fuggire, impedendo ad A.R. di mettere a segno la rapina.
Le indagini e l'arresto
Gli agenti della Squadra Mobile, durante le indagini hanno raccolto tramite le testimonianze e le immagini degli impianti di videosorveglianza installati in città, dei gravi di indizi nei confronti di A.R., tali da fare sì che il Giudice per le Indagini Preliminari di Trento, su richiesta della stessa Procura della Repubblica, emettesse un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti del trentunenne. L’uomo si trova all’interno della Casa Circondariale di Spini di Gardolo e gli è stato comminato dal Questore di Trento, un “avviso orale” quale persona pericolosa per l’ordine e la sicurezza pubblica.