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Il coltello da cucina, l’evaso e le ustioni: cos’è successo in Trentino stanotte

Notte di lavoro e controllo per le forze dell'ordine che hanno vegliato sul territorio per ore

Migliaia di persone hanno festeggiato l’arrivo del 2023 in Trentino, in piazza a Trento e in tutte le piazze in cui è stato organizzato qualche evento. Agli eventi, però, come sempre, si accompagnano i serrati controlli delle forze dell’ordine che, mai come in questi momenti possono trovarsi a sedare situazioni che rischierebbero, altrimenti, di aggravarsi.

Dal coltello da cucina trovato in piazza Pasi e immediatamente raccolto dalle forze dell’ordine, alle ustioni, fino all’arresto di un giovane 24enne fuggito dai domiciliari, ma intercettato dalla polizia e portato in carcere.

Per la questura, quello dell’ultimo fine settimana del 2022 è un bilancio positivo, perché “frutto della costante e capillare attività di prevenzione e repressione messa in campo dagli uomini e donne della polizia di Stato, grazie anche agli innumerevoli servizi interforze disposti dal Questore della Provincia di Trento, Maurizio Improta che hanno visto la collaborazione dell’Arma dei carabinieri, di militari della Guardia di finanza e di personale della polizia locale e coordinati tutti da Dirigenti della Polizia di Stato”.

Un totale di circa 300 uomini tra Questura, Squadra volanti, Squadra mobile, Digos, unità cinofila antiesplosivo e antidroga, Reparto prevenzione crimine, Unità operative di primo intervento, Reparto mobile, che nell’ultimo weekend dell’anno, hanno assicurato sicurezza e tranquillità all’intera collettività.

In città

Solo in piazza Duomo, in occasione del concerto di fine anno che ha registrato la presenza di circa 9.000 persone, la buona riuscita dell’evento è stata garantita dal lavoro di squadra di una task force di 50 uomini. Il personale, coordinato da un funzionario della polizia di Stato, ha fatto sì che tanto l’evento quanto lo spettacolo pirotecnici avvenissero in piena sicurezza.

Tra i fatti meritevoli di rilievo, si segnala un coltello da cucina abbandonato in piazza Pasi prontamente rilevato dal personale lì impiegato e sottoposto a sequestro.

In provincia

Festeggiamenti assicurati nel pieno rispetto della legalità anche a Riva del Garda e a Rovereto. Anche qui, il questore Improta ha predisposto specifici servizi di ordine e sicurezza pubblica con l’impiego di circa 30 uomini in totale. A Rovereto si è registrata la presenza di circa 6000 persone, mentre a Riva di circa 7000. In entrambi i luoghi non è stata registrata alcuna criticità.

Particolare attenzione è stata rivolta a Madonna di Campiglio, meta particolarmente ambita da turisti, ma anche da molti trentini. Anche qui, i festeggiamenti per il Capodanno, che hanno visto la presenza di circa 6000 persone, sono stati assicurati da una presenza di circa 40 uomini, coordinati da un funzionario della Polizia di Stato. Vicino a un locale in centro le forze dell’ordine sono intervenute a seguito di una discussione animata scoppiata con grande probabilità, a causa di alterazioni date dall’assunzione di sostanze alcoliche, tra alcuni presenti.

Per quanto riguarda eventi connessi ai festeggiamenti del Capodanno, come le ustioni dovute all’utilizzo di fuochi di artificio o altre conseguenze dell’abuso di alcool, nella notte si sono registrati in totale 8 ingressi in ospedale.

L’arresto

Uno scoccare della mezzanotte sfortunato invece per un cittadino di nazionalità italiana che si è imbattuto in un servizio di controllo del territorio delle sempre presenti e costanti Volanti della Questura di Trento, al cui termine degli accertamenti è stato arrestato in ottemperanza all’ordinanza di custodia cautelare in carcere di cui era gravato.

Nella serata di sabato 31 dicembre, gli agenti della Squadra volante erano impegnati nelle zone maggiormente esposte a fenomeni di criminalità diffusa quando, durante il controllo di un’autovettura con a bordo tre giovani, hanno identificato un ventiquattrenne di nazionalità italiana con precedenti per reati contro la persona e in materia di stupefacenti. Il giovane è stato immediatamente riconosciuto dai poliziotti, perché da giorni risultava evaso dagli arresti domiciliari.

In particolare, il ventiquattrenne, risultava inottemperante alla iniziale misura cautelare dell’obbligo di firma che era stata quindi aggravata con quella degli arresti domiciliari. Il pluripregiudicato aveva anche il braccialetto elettronico per permettere alle forze dell’ordine di controllare i suoi spostamenti, ma se ne era liberato proprio per fare perdere le sue tracce. Accompagnato in questura per gli accertamenti del caso è stato poi arrestato, dando così esecuzione alla misura cautelare in carcere per il reato di spaccio.

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