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La questione

"Tantissimi cittadini ci chiedono di difendere gli orsi: non uccideteli!"

Discussioni, progetti e incontri. La Provincia di Trento è in fermento, dalla morte di Andrea Papi, il giovane aggredito a morte dall'orso, sono stati molti gli incontri sul caso. Gli animalisti chiedono di partecipare

Sono giorni "caldi" in Trentino per la quanto riguarda la gestione dei grandi carnivori, nella fattispecie l’orso, dopo che il giovane Andrea Papi di 26 anni è stato aggredito e ucciso da Jj4, il 5 aprile. Diverse gli incontri tra vertici e rappresentanti della comunità per capire quali azioni intraprendere per tutelare i piccoli paesi. A questi incontri gli animalisti chiedono continuamente di poter partecipare.  

Gli orsi che verranno abbattuti e perché

Tra le associazioni, per esempio, c’è l’Oipa (Organizzazione internazionale protezione animali), intervenuta su quanto emerso dal vertice di martedì 11 aprile tra il ministro dell’Ambiente Pichetto Fratin e il presidente della Provincia autonoma di Trento Fugatti. La richiesta, innanzitutto è “che l’annunciato tavolo tecnico tra Ministero, Ispra, Regione e Provincia autonoma sia allargato a esperti rappresentanti le associazioni per la protezione degli animali”. Non è la prima volta che gli attivisti chiedono di essere coinvolti.

"Non è concepibile che una parte di chi rappresenta portatori d’interessi diffusi, come le associazioni che lavorano per la protezione della fauna, bene demaniale quindi di tutti, sia escluso da decisioni così gravi - dichiara il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto -. Stiamo ricevendo molti messaggi di cittadini, di trentini e non, che ci chiedono di difendere gli orsi nel mirino di chi vorrebbe farli fuori dopo averli reintrodotti a forza nel territorio. Chiediamo ai decisori di ascoltare anche noi, insieme alle altre associazioni".

Sull’abbattimento degli animali l’Oipa chiede un immediato ripensamento in nome "dell’opinione pubblica nazionale che non vuole abbattimenti né di orsi né di altri animali colpevoli solo di seguire la propria natura nel proprio habitat". Ma non è d’accordo totalmente nemmeno sullo spostamento dei plantigradi, o almeno non prima di aver conosciuto nei dettagli il progetto annunciato. Gli animalisti hanno già annunciato, più volte, battaglie anche legali contro le decisioni che riguardano la fauna e conferma che si opporrà con tutte le sue forze a spostamenti degli orsi in luoghi dove sia consentita la caccia all’animale.

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