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Giovedì, 25 Aprile 2024
Politica

Rifugi sicuri per le donne vittime di violenza: il Trentino ha un problema

A dirlo è il consigliere Pd Alessandro Olivi: “I posti sono troppo pochi. La giunta faccia in fretta”

“Aumentano le denunce di violenze e maltrattamenti in famiglia e sono oltre 100 le donne che nel 2021 si sono rivolte ai servizi residenziali per ricevere accoglienza. Ma meno del 10% di questi servizi sono approntati per la protezione di donne con figli minori. Sono solo otto infatti i posti disponibili in Trentino per le case rifugio”.

A dirlo è il consigliere provinciale del Pd Alessandro Olivi, che considera questi otto posti una dotazione assolutamente insufficiente per proteggere le donne vittime di violenza.

Per Olivi, non ci sono alternative: “È necessario aumentare le case rifugio e soprattutto orientarle all’accoglienza anche dei figli minori. La giunta ha riconosciuto il problema e ora deve agire in fretta non solo, come preannunciato, istituendo una nuova struttura per alloggi rifugio, ma anche incrementando le convenzioni con enti e associazioni che possano accogliere madri e figli vittime di violenza”.

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