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Cronaca Centro storico / Piazza Dante

Crescono Rt e ricoveri: il Trentino rischia l'arancione e per l'Europa è già "rosso scuro"

Un altro venerdì di attesa per la classificazione in base al monitoraggio dell'Iss

Trentino giallo o arancione: si saprà nel corso della giornata di venerdì 12 febbraio. Ancora una volta il presidente della Provincia autonoma di Trento, in diretta Facebook, non ha escluso un passaggio di colore con ulteriori restrizioni: "L'indice Rt locale è in forte crescita, molto di più della media nazionale, se questa forte crescita sia tale da portarci in zoa arancione non lo sappiamo, lo sapremo domani: il rischio c'è". 

Il Trentino, come ribadito in passato dallo stesso Fugatti, è l'unico territorio italiano ad essere sempre rimasto in fascia gialla insieme al Molise. Nonostante ciò ci sono state settimane in cui il governatore, alla vigilia del monitoraggio settimanale dell'Iss, ha paventato la possibilità di diventare arancioni. Ora l'ipotesi è basata su numeri in forte crescita, come ha detto il governatore. Crescita che potrebbe essere in parte spiegata con la presenza in Tretino di varianti covid. "Su questo - ha detto il dirigente Antonio Ferro - stiamo aspettando i risultati delle analisi sui tamponi". 

Ricoveri giornalieri raddoppiati in tre settimane

Oltre all'indice Rt, che cresce in tutta Italia ma in Trentini di più, a preoccupare è un altro dato: da tre giorni a questa parte, il numero dei ricoverati è in crescita e da giovedì 11 febbraio segna un incremento più deciso rispetto all'ultimo periodo, caratterizzato invece da una curva in lenta discesa. Perciò, ha detto Fugatti, "non vi sono in merito altre anticipazioni che ci permettono di capire quale sarà la colorazione assegnata". L'arancione comporterebbe non solo la chiusura di bar, ristoranti e musei ma anche una nuova chiusura per gli impianti da sci, che sono invece pronti a riaprire dal 17 febbraio. Una riapertura, va detto, già in ogni caso compromessa dall'imminente proroga del divieto di spostamenti tra regioni fino al 5 marzo. 

Nel frattempo, però, l'Europa ha tinto il Trentino di "rosso scuro": il Centro europeo per la prevenzione ed il controllo delle malattie (Ecdc), che ogni due settimane diffonde la mappa con le colorazioni, ha inserito la provincia di Trento nell'area a massimo rischio. L'indice, ha spiegato il governatore, tiene conto dei positivi degli ultimi 14 giorni, calcolati su 100mila abitanti. L'indice è di 503, e quindi per sole 3 unità il Trentino ha fatto un "salto" di colore. Ovviamente la mappa non ha alcun effetto normativo. 

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