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Cronaca Centro storico / Via Andrea Pozzo

"Volevo prendere il treno con mia figlia disabile, ma nessuno sapeva se fosse quello attrezzato"

Lo sfogo di una lettrice: "Mi hanno detto che avrei dovuto prenotare, o aspettare un altro treno. Una persona con disabilità non può avere urgenze?"

Una persona con disabilità non può essere libera di muoversi "all'ultimo minuto". Non con il treno almeno. Questa l'amara conclusione che si trae dalla vicenda che ci racconta una nostra lettrice. Voleva fare una gita a Mezzocorona insieme alla figlia disabile, che si muove in carrozzina, per raggiungere alcuni amici. Una gita fuoriporta, insomma, non certo pianificata con largo anticipo. Per una persona con disabilità, però, questo non è possibile.

Il motivo è presto detto. "Arrivati in stazione a Trento ci hanno detto che non sapevano se il treno che stava arrivando fosse quello con la pedana apposta per permettere l'ingresso della carrozzina" spiega. La pedana è presente solamente su certi nuovi modelli, in servizio anche sulla linea del Brennero. Ma se il treno è di quelli vecchi occorre prenotare co largo anticipo, in modo da far portare sul binario un sollevatore.

"Ci hanno detto che avremmo dovuto prenotare, ma la cosa più grave è che nessuno in stazione sapeva che modello fosse il treno che era in arrivo da Verona. Mamma e figlia hanno dovuto, dunque, chiamare un taxi, assicurandosi che fosse di quelli attrezzati per il trasporto di persone con disabilità. "E' un vero peccato, mia figlia ama viaggiare in treno, sarebbe stato sicuramente molto più emozionante per lei. E' difficile far capire una situazione del genere finchè non la vivi in prima persona: in pratica le persone con disabilità non possono avere emergenze". 

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