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Cronaca

Corse sospese e disagi. Uil contro Trentino Trasporti: "gioco dello scaricabarile"

Petrolli: "La Trentino Trasporti, invece si limita al gioco dello scaricabarile senza considerare che chi lavora in questo periodo non prende ferie, ha i propri riposi disposti a piacimento dall’azienda e non lavora di certo con serenità"

Sospensioni e disagi nei trasporti pubblici erano state annunciate ancora prima del 15 ottober, giorno in cui è entrato in vigore l'obbligo di possedere il Green pass anche per lavorare. Già in precedenza, con una nota a firma del segretario generale provinciale di Uiltrasporti del Trentino, Nicola Petrolli, il sindacato si era fatto sentire. In quell'occasione Petrolli aveva definito "scempio offensivo" la nota di servizio dell'azienda che indicava le regole da seguire. 

Sospensioni e disagi ci sono e vengono comunicate ufficialmente sul sito dell'azienda. Se qualcuno abbia fatto intendere che il disagio attuale sia stato creato dai no Green pass, il sindacato si espone per cercare di abbattere questa possibilità, puntando anzi il dito contro la gestione aziendale. "La novità è che adesso c’è il Covid, il Green Pass e la deplorevole divisione sociale che ne consegue" si legge nella nota pubblicata da Uiltrasporti. "Ecco che, puntuali, arrivano le sospensioni dei servizi: prima le corse serali, come se il problema non fossero (e lo sono tuttora) i mezzi pubblici colmi in orario scolastico, poi in coincidenza con l’arrivo del Green Pass e degli inevitabili dissidenti, i servizi festivi".

E la colpa, se mai ci fosse, di chi è? "Degli autisti senza Green Pass, ovviamente - si legge nella nota -. Peccato che l’accusa non regge, gli autisti si sono vaccinati e chi non l’ha fatto ricorre al tampone, senza peraltro poter usufruire, come in altre realtà, di un servizio dedicato interno all’azienda. La Trentino Trasporti, invece, in barba ai suoi dipendenti e alla collettività che ha bisogno di un servizio di qualità, si limita al gioco dello scaricabarile senza considerare che chi lavora in questo periodo non prende ferie, ha i propri riposi disposti a piacimento dall’azienda e non lavora di certo con serenità".

La situazione non è di certo delle migliori. Petrolli non lascia nulla indietro e, anzi prosegue duramente: "nel corso di tutta questa orribile epidemia molti autisti si sono presi il Covid proprio per una sistematica sottovalutazione della sicurezza che ha visto, per esempio, questi lavoratori esporsi, caso unico in Italia, per fare anche il biglietto a bordo a stretto contatto con gli utenti e senza alcuna protezione. Facile adesso scaricare le colpe, più difficile risolvere uno strutturale problema di mala gestione, cattiva organizzazione, incapacità e miopia. E poi ci si lamenta per i mancati introiti".

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