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Test covid rapidi in farmacia: c'è il protocollo, si punta a 1.200 al giorno

Accordo raggiuto: sarà prescritto dai medici ed effettuato dai farmacisti, senza infermiere. La Provincia ha stanziato 1,2 milioni per due mesi

Test antigenici in farmacia: dopo l'accordo tra la Provincia e Federfarma Trento, Farmacie Comunali di Trento e Società multiservizi di Rovereto la Giunta ha approvato il Protocollo sperimentale che include i medici di base ed i pediatri: saranno loro a dover prescrivere il test. Per l'esecuzione di test rapidi nelle farmacie trentine la Provincia mette a disposizione risorse pari a 1,2 milioni di euro fino a fine anno per i kit e per la formazione dei farmacisti. 

Si stima una produzione complessiva giornaliera di 1.200 test rapidi da parte delle farmacie, con un compenso concordato di 18 euro per le farmacie rurali e di 15 euro per tutte le altre. "L'obiettivo - spiega l'assessore Segnana - è quello di potenziare l'azione di risposta diagnostica nella stagione autunnale e invernale, con particolare attenzione per il comparto scolastico. La sperimentazione rientra in quanto previsto dal Piano di potenziamento e riorganizzazione delle rete assistenziale e territoriale della Provincia, approvato lo scorso mese di settembre, per la diagnosi, il monitoraggio e la sorveglianza della circolazione del virus".

Dopo la prescrizione da parte del medico di medicina generale o pediatra di libera scelta (con ricetta dematerializzata), l'esecuzione dell'esame viene prenotata dall'utente tramite Cup telematico o con la App TreC_FSE. I tamponi saranno eseguiti prevalentemente in luogo aperto adiacente alla farmacia. Dove ciò non fosse possibile si effettueranno all'interno, ma con orari e spazi dedicati che consentano la separazione dal resto dell’utenza e le procedure di sanificazione ed aerazione. 

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