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Cronaca

Terremoto in Emilia, parte la colonna mobile dal Trentino

Gli uomini della protezione civile trentina andranno nel modenese, nel comune di san Felice del Panaro. La colonna mobile porterà tende e materiali per ospitare dai 250 ai 300 sfollati

Stamattina, poco dopo le 4, una forte scossa di terremoto, avvertita anche in Trentino, ha colpito tutto il Nord Italia causando 7 morti, decine di feriti e circa cinque mila sfollati. La scossa è stata registrata dall'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia alle ore 4.04, magnitudo 5,9 (poi rivisto a 6 dal Servizio geologico degli Stati Uniti), l'epicentro nella pianura padana emiliana, in provincia di Modena. In Trentino non si registrano danni a persone o cose. In queste ore si sta facendo una prima conta dei danni. Numerose chiese ed edifici storici nei comuni colpiti dal terremoto sono stati gravemente danneggiati. Il Governo dichiarerà lo stato di emergenza.

In Trentino sono state centinaia le chiamate ai vigili del fuoco. Tanta paura ma non ci sono stati danni consistenti, ad eccezione della caduta di un crocifisso dal tetto della chiesa di Bezzecca. Il presidente della Provincia autonoma di Trento, Lorenzo Dellai, ha autorizzato la partenza di una colonna mobile alla volta del piccolo comune modenese di san Felice del Panaro. La colonna partirà verso sera e porterà tende e materiali per ospitare 250 - 300 sfollati. Accanto al Trentino, che ha il coordinamento del Comitato paritetico Stato- Regioni-Enti locali in materia di protezione civile, sono state coinvolte altre cinque Regioni: Marche, Toscana, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Umbria. Ciascuna Regione è attrezzata per ospitare 250 -300 sfollati, per i quali non è sicuro, al momento, rientrare nelle proprie abitazioni.
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