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Cronaca San Giuseppe / Via Francesco Barbacovi

Terrorismo, uno degli arrestati di Merano: "Ero in quella chat per motivi religiosi"

Sentiti oggi tre dei sette arrestati nel blitz a Merano. Goran, il più giovane, classe 1986, si è giustificato dicendo di essere entrato nella chat di Rawti Shax solo per motivi religiosi. Gli altri due presunti membri della cellula jihadista si sono avvalsi della facoltà di non rispondere

"Non sono un terrorista, ero iscritto a quella chat room per motivi religiosi". Si sarebbe difeso così, secondo quanto trapelato dopo il primo interrogatorio di garanzia tenutosi oggi a Bolzano, il trentenne Mohamad Fatah Goran, il più giovane dei sette presunti jihadisti arrestati in Alto Adige durante il blitz di giovedì scorso. L'indiscrezione è riportata  sul sito web dell'Ansa. Goran sarebbe stato l'unico a parlare dei tre detenuti ascoltati oggi. Gli altri due compagni, com'era prevedibile, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.


Per tutti l'accusa è quella di associazione a fini terroristici, ma le indagini preliminari hanno lo scopo di distinguere ruoli e responsabilità. Quella portata alla luce dai Ros è in effetti una realtà molto verticistica in cui non tutti avevano pari accesso alle informazioni. I messaggi del mullah Krekar (in foto) venivano diffusi in rete e discussi all'interno di chat room appositamente create, e spesso chiuse per essere riaperte con altri nomi.

Goran, in Italia con un permesso di soggiorno che sarebbe scaduto il prossimo 6 febbraio, ha dichiarato di essere stato seguace del mullah, attualmente in carcere in Norvegia, solamente per motivi religiosi. Secondo i Ros però anche lui, come  tutti  gli arrestati, sarebbe stato membro operativo della "porzione segreta" della cellula ed avrebbe aiutato il "capo" Abdul Rahman Nauroz a reperire un'arma, probabilmente quella sfoggiata nella foto circolata in rete, nel febbraio del 2012. 

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