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Cronaca Santa Croce

Tenta furto alla Fondazione Kessler: arrestato dalla polizia un 35enne

Gli agenti, arrivati in via Santa Croce, hanno bloccato qualunque via di fuga per il ladro e sono entrati all’interno della Fondazione seguendo alcune macchie di sangue sul pavimento. Lo hanno trovato nella segreteria, sotto alla scrivania

Era nascosto sotto a una scrivania il 35enne che ha sfondato una vetrina ed è entrato all’interno della Fondazione Kessler, a Trento, nella notte tra sabato 5 e domenica 6 giugno. L'uomo, un giovane di nazionalità tunisina, è stato arrestato dalla polizia. Dopo quanto accaduto nei giorni precedenti in centro a Trento, con il furto avvenuto in un bar e la rottura della vetrina della farmacia, il Questore Claudio Cracovia ha intensificato i controlli sul territorio. Ad arrestare il 35enne sono stati gli agenti delle Volanti della Questura, per tentato furto aggravato all’interno della fondazione Bruno Kessler in via Santa Croce. 

L’azione

L’ uomo, stando a quanto finora trapelato, avrebbe prima sfondato con un sasso una finestra e successivamente si sarebbe introdotto all’interno dell’edificio che ospita l’ente di ricerca trentino. Immediato è stato l’impulso che l’allarme perimetrale ha inviato all’istituto di vigilanza incaricato della sicurezza della Fondazione. Contestualmente è stata contattata la Sala Operativa della Questura di Trento, che ha mandato sul posto tre equipaggi delle Volanti. 

Vie di fuga bloccate

Gli agenti, arrivati in via Santa Croce, hanno bloccato qualunque via di fuga per il ladro e sono entrati all’interno della Fondazione seguendo alcune macchie di sangue sul pavimento. Lasciate probabilmente dall’uomo. Trovato e arrestato dagli agenti nell’ufficio della segreteria della fondazione, il 35enne si era nascosto sotto una scrivania. Il cittadino tunisino indossava un calzino su una delle due mani, per proteggere una ferita. Questo particolare ha attivato anche l’intervento degli investigatori della Squadra Mobile di Trento che, coordinati dalla Procura della Repubblica di Trento, stanno lavorando sui due furti, quello tentato in una farmacia e quello consumato nel bar, avvenuti con le medesime modalità del tentativo alla fondazione Kessler. Anche in questo caso è stato utilizzato un oggetto contundente, nello specifico un porfido, per sfondare la porta finestre della farmacia e del bar. 

Possibili collegamenti

Proprio sulla vetrina del bar, durante il sopralluogo da parte della Polizia Scientifica, erano state trovate numerose tracce di sangue, che secondo gli inquirenti sono state lasciate dalla persona che si è introdotta nel locale dopo essersi procurata una ferita. Nel locale, inoltre, la persona che si era introdotta aveva bevuto e lasciato lì dentro la bottiglia con le impronte. Questi elementi, aggiunti alle immagini dell’impianto di videosorveglianza, potranno offrire ottime opportunità per importanti sviluppi investigativi. 
 

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