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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Rodolfo Belenzani

La badante si ammala, rimane sola in casa a 100 anni: arrivano i volontari

Una rete di 600 volontari solamente sulla città di Trento: ecco come interviene il servizio Pronto Pia

Sola in casa, in qusti tempi di emergenza coronavirus, a 100 anni. E' accaduto ad una signora di Trento, dopo che la collaboratrice domestica che normalmente si prende cura di lei si è ammalata. Il caso dell'anziana donna è stato preso in carico dai volontari della rete "Resta a casa, passo io", attivata dalla Provincia autonoma di Trento per fronteggiare casi come questo nella pandemia.

A metterla in contatto coni volontari sono stati gli operatori di Pronto Pia, il servizio del Comune di Trento gestito dalla Cooperativa Kaleidoscopio. Questa è solo una delle storie che stanno dietro alle centinaia di telefonate (anche 50 al giorno) che arrivano al centralino del Centro Servizi Contrada Larga, in via Belenzani. 

Come funziona il servizio Pronto Pia

“Nel 90 per cento dei casi ci chiedono aiuto per la spesa a domicilio – racconta Paola Luchi della Cooperativa Kaleidoscopio – Qualcuno chiama per le medicine e noi giriamo la richiesta sulla rete delle farmacie comunali.  “A volte attiviamo la rete dei familiari, altre volte chiamiamo i supermercati che garantiscono una corsia preferenziale per le consegne agli anziani, altre volte ancora chiamiamo i volontari. Ne abbiamo a disposizione tantissimi: sono quasi 600, in questi ultimi giorni tra singoli e gruppi ne sono arrivati un centinaio in più. Cerchiamo di assegnare a ogni anziano un volontario del quartiere, in modo che sia anche un vicino di casa su cui contare. E incoraggiamo a mantenere il contatto anche dopo la spesa con una telefonata giornaliera per far sentire la presenza e il sostegno".

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Al Centro Servizi Contrada Larga, in questo periodo, la giornata lavorativa può anche superare le 10 ore. E ci sono casi complessi da gestire. Piccoli, grandi, problemi quotidiani che nell'emergenza diventano difficili da risolvere. "“Una signora di 95 anni ci ha chiamato perché le si era scaricata la batteria dell’apparecchio acustico. Ci ha detto che, se l’apparecchio non funziona, è costretta a stare a letto tutto il tempo. Naturalmente abbiamo mandato subito un volontario" spiega la coordinatrice.

La consegna della spesa avviene secondo procedure codificate, a tutela soprattutto degli anziani: “Il volontario - spiega ancora Luchi - raggiunge la persona da aiutare, che lascia i soldi della spesa fuori dalla porta. Poi consegna tutto senza che ci sia contatto con l’anziano. Per chi è in quarantena attiviamo la rete dei Nuvola, che sono formati per questa evenienza. Capita anche che qualcuno recluso in casa da giorni abbia finito il contante: anche in questo caso attiviamo i Nuvola, che fanno la spesa e consegnano un bollettino che può essere pagato entro 60 giorni”. Per tutti i casi di questo tipo il numero verde da chiamare è 800 29 21 21. 

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