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Cronaca

Supermercato prolunga l'apertura il 24 e il 31 dicembre, personale in agitazione

"Scelta unilaterale, i lavoratori meriterebbero di passare le feste con la famiglia" dicono i sindacati

Scatta lo stato di agitazione per il personale della catena di supermercati Poli-Orvea, una delle principali catene della grande distribuzione alimentare sul territorio trentino. Il motivo, dicono i sindacati di categoria Filcams, Fisascat e Uiltucs, è la decisione definita unilaterale da parte dell'azienda di prolungare l'orario di apertura dei punti vendita nelle giornate del 24 e del 31 dicembre, dopo averlo già fatto in occasione della festa dell'8 dicembre.

"Poli-Orvea, senza alcun confronto con i rappresentanti dei lavoratori, ha deciso di allungare gli orari di apertura di tutti i punti vendita nelle giornate prefestive e festive; i lavoratori e le lavoratrici che avevano un contratto part time a tempo determinato e che sono dovuti tornare al contratto full time, inoltre, hanno dovuto impegnarsi a lavorare nelle giornate domenicali e festive" scrivono i sindacati in una nota.

"Al di là del merito che chiaramente non ci vede d’accordo - sottolineano i sindacalisti Paola Bassetti, Fabio Bertolissi e Stefano Pichetti -, constatiamo anche il metodo. I lavoratori del commercio, ed in particolare i dipendenti del gruppo Poli, si sono in questi ultimi due anni prodigati per garantire la loro presenza e il servizio per il bene collettivo e aziendale nonostante l’incertezza e il rischio ai quali erano e sono sottoposti a causa della pandemia. Il prolungamento del servizio ci sembra essere inutilmente afflittivo per questi lavoratori che meriterebbero oggi di condividere con i propri affetti almeno parte delle giornate di festa".

Un nuovo inasprimento dei toni che arriva dopo quella che invece era stata salutata come una svolta importante nei rapporti tra azienda e lavoratori, e cioè il rinnovo del contratto integrativo. In quell'occasione l’intesa, frutto anche delle mobilitazioni dello scorso giugno, conferma gli attuali livelli retributivi, migliorando una parte del premio che viene messo in sicurezza in caso di flessione dei fatturati. Si amplia, inoltre, il congedo per le donne vittime di violenza.

Se da una parte dunque i sindacati esprimono soddisfazione, dall’altra evidenziano "ancora una volta l’indisponibilità dei vertici del gruppo a costruire positive relazioni sindacali".

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