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Cronaca

Dal 110 all'80: tutte le ipotesi sui bonus

Si punterebbe ad aprire la strada a un decalage anticipato rispetto alla scadenza 2024, facendo scendere l’asticella con un allineamento al credito d’imposta già in vigore per il turismo

Non si allentano le tensioni intorno al superbonus, così come le notizie legate a truffe attorno a queste agevolazioni iniziano a essere sempre più frequenti, ora si aggiungono le voci di trattative "sotterranee" (così le definisce il Sole 24 Ore) per cambiare le carte in tavola prima del previsto. L’eco-bonus, il bonus locazione, il sisma-bonus, il bonus facciate e il superbonus: i tanti strumenti concessi dallo Stato italiano a cittadini e imprese per far ripartire un pezzo di economia, hanno zone d'ombra che non erano evidentemente state messe in conto.

L'ipotesi superbonus dal 110% a quota 80%

Come riporta Today, si punterebbe "ad aprire la strada a un decalage anticipato del superbonus (è previsto già in legge di bilancio dal 2024) facendo scendere l’asticella dal 110% a quota 80% con un allineamento al credito d’imposta già in vigore per il turismo e, in particolare, per la riqualificazione delle strutture alberghiere". Le risorse per il prolungamento del bonus edilizio nell’attuale configurazione sarebbero invece spostate per sterilizzare il caro energia su imprese e famiglie. Siamo nel campo delle ipotesi vere o delle fantasie? Non è dato saperlo, ma il quotidiano di Confindustria spiega che lo scenario è stato sottoposto anche ai tecnici del Mef.

Truffa da 440 milioni di euro sulle misure di sostegno: coinvolto anche il Trentino

Per ora non se ne parla, perché le attenzioni sui correttivi in arrivo per far ripartire il mercato e soprattutto il settore dell’edilizia, ma senza abbassare la guardia contro le frodi. Il tema bonus è sentito come urgente all’interno della maggioranza, con le forze di centrodestra non del tutto contrarie a un restyling. Il ministro per lo Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, ha ribadito di recente che il governo deve "riequilibrare alcuni interventi nell’economia, ora particolarmente incentivanti nei confronti del settore edilizio, mentre alcuni settori sono stati presi meno in considerazione come l’automotive".

Il Movimento Cinque Stelle ha apertamente detto che è inaccettabile usare le frodi, che pur esistono, per affossare la misura. Alessio Villarosa, ex M5s ora nel Misto, non le manda a dire al premier. "Draghi su superbonus mente per nascondere le sue colpe. I controlli su superbonus ci sono eccome. Prima si accusava il superbonus di essere troppo farraginoso e con troppi controlli e adesso per Draghi è un sistema senza controlli. Draghi è il suo governo hanno dimostrato la loro incapacità e adesso cercano di nascondere gli errori facendo uno scarica barile".

Fonte: Today

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