“Boicottate il Trentino”: gli animalisti rincarano la dose
Dopo Verona, anche nel torinese si invitano catene di supermercati e clienti ad evitare i prodotti nostrani
Non accenna a fermarsi l’azione del movimento Centopercentoanimalisti, dai tempi recenti di MJ5 in lotta contro l’azione del governo provinciale. Dopo l'ultimo blitz fuori da alcuni supermercati della vicina Verona, l’azione degli animalisti si è spostata anche in Piemonte, più precisamente in provincia di Torino.
Cambia la zona ma, quel che non cambia, è l’obiettivo: incentivare una campagna di boicottaggio nei confronti del Trentino, in particolar modo dopo la vicenda di JJ4. “Il Trentino vive di turismo e del commercio dei suoi prodotti: una pubblicità negativa significa perdita economica. È necessario continuare su questa strada, per ottenere sicurezza e libertà per tutti gli animali iberi, rafforzando il movimento di boicottaggio della terra insanguinata. Ora ci rivolgiamo alle catene di supermercati più diffuse, perché tolgano dagli scaffali i prodotti trentini: sarebbe un gesto importante di solidarietà. Contemporaneamente invitiamo i clienti a non comperare questi prodotti, finché Fugatti e soci non avranno cambiato rotta” commentano gli attivisti.
Dicevamo di Torino: nel corso della serata di ieri, mercoledì 19 aprile, i militanti hanno affisso alcuni striscioni fuori dai supermercati di Nichelino, paese alle porte della città della Mole, con scritto "Stop vendita prodotti trentini! Giù le mani dagli orsi”. Un’azione che Centopercentoanimalisti ha rivendicato all’interno di quella che ha ribattezzato “Offensiva primavera”; la sensazione è che non sarà l’ultima.