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Cronaca

Trento, in mutande e senza mascherina: 3 giovani creano scompiglio. Denunciati dalla polizia

Insulti, minacce e sputi. Un agente ha dovuto sottoporsi alle misure di profilassi per scongiurare il contagio

In mutande, con i pantaloni abbassati e senza mascherina. Si è presentato così all’arrivo degli agenti della sezione polizia ferroviaria di Trento un giovane ivoriano, sabato 31 ottobre, alla fermata dell’autobus davanti alla stazione ferroviaria trentina. L'uomo, invitato dagli agenti a ricomporsi, avrebbe risposto con pesantementi insulti e minacce in presenza di passanti e curiosi.

Il giovane era in compagnia di due suoi amici che, invece di collaborare con le forze dell'ordine, lo hanno difeso rifiutandosi di farsi identificare, spintonando, offendendo e opponendo resistenza anche nei confronti degli agenti di una volante della Questura nel frattempo intervenuta in aiuto ai colleghi.

I tre ragazzi sono infine stati identificati. L'uomo che avrebbe dato in escandescenza per primo è un cittadino della Costa d’Avorio di 31 anni senza fissa dimora, gli amici, invece, due italiani di 22 e 25 anni residenti in provincia di Trento. L'atteggiamento non collaborativo pare essere stato portato avanti anche negli uffici della Questura dove uno di loro, durante la procedura di identificazione, ha sputato addosso a uno dei poliziotti della polizia ferroviaria, costretto poi a sottoporsi a misura di profilassi per il rischio di contagio. I giovani sono stati denunciati per resistenza e oltraggio a Pubblico Ufficiale.  

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