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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Centro storico / Via Rodolfo Belenzani

Università, il Senato accademico ha votato all'unanimità il nuovo statuto

"Rispetto alle versioni precedenti - dice il rettore Bassi - sono state apportate numerose modifiche". Ma gli studenti non sono stati consultati e i dottorandi parlano di "violazione del principio di uguaglianza"

Via libera allo Statuto dell'Università di Trento. Oggi pomeriggio il testo è stato sottoposto al Senato accademico per la valutazione finale e ne ha ottenuto l'approvazione all'unanimità. A questo punto il documento sarà sottoposto al parere della Provincia autonoma di Trento e del Ministero dell'Istruzione, Università e Ricerca. Una volta acquisiti i pareri, il documento sarà emanato con decreto rettorale e quindi entrerà in vigore e inizierà la fase di stesura dei vari regolamenti.

Nota dolente della seduta odierna: mancavano gli studenti. La reazione del Consiglio degli studenti è stata immediata. Greta Chinellato afferma: "Non l'abbiamo scritto e non l'abbiamo nemmeno votato". (ascolta l'audio sul sito di Sanbaradio).

Non tutti sono contenti, ad esempio i dottorandi: "L'Università di Trento compie scientemente un passo che relega i dottorandi a un ruolo inferiore a quella degli stessi studenti che valutano agli esami. Inoltre, la carta fondamentale passata oggi fa della flessibilità contrattuale dei giovani ricercatori a tempo determinato, introdotti con la riforma Gelmini, motivo per togliere loro quel riconoscimento e quella dignità che i loro predecessori avevano. "Come spesso accade il cambiamento rafforza certe logiche e certi poteri. Per fare spazio alla Provincia, si sono esclusi i giovani". Questo il commento di Alexander Schuster, presidente dell'associazione dottorandi e dottori di ricerca di Trento (Adi).

 

"L'Adi porterà all'attenzione della Provincia e del Ministero (Miur) la violazione del principio di eguaglianza e della garanzia di partecipazione che sono espressione dell'ordinamento universitario nazionale. Con l'appoggio della Segreteria nazionale Adi produrremo un documento che mostrerà come l'Università di Trento ha escluso come nessun'altro ateneo italiano i giovani ricercatori e i dottorandi dai propri organi istituzionali". 
L'emanazione dello Statuto, inoltre, apre il processo di costituzione dei nuovi organi di governo e dà il via anche alla più ampia fase di riorganizzazione della struttura dell'Ateneo, con la dismissione delle facoltà e la nascita di nuovi dipartimenti, in linea con quanto previsto a livello nazionale dalla legge Gelmini di riforma dell'Università.
 
Venerdì scorso la Commissione incaricata di redigere la proposta di modifica dello Statuto aveva terminato i suoi lavori approvando all'unanimità una terza bozza del documento. "Rispetto alle versioni precedenti - ha commentato il rettore Davide Bassi - sono state apportate numerose modifiche che tengono conto dei vari suggerimenti pervenuti. L'intero testo è stato sottoposto ad una profonda revisione di natura tecnico-giuridica che ha contribuito a renderlo più chiaro e leggibile.  Colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno contribuito a questo lungo e faticoso processo di elaborazione della proposta".
 
Le tappe principali della delega provinciale sull'Università
 
30 novembre 2009
Il governatore Dellai e i ministri Tremonti e Calderoli firmano l'accordo sul federalismo fiscale (detto "Accordo di Milano") che dà il via ad un nuovo modello di finanza provinciale. Sul piano delle nuove competenze, prevista la delega alla Provincia autonoma in materia di Università di Trento e di ammortizzatori sociali.
 
19 febbraio 2010
Si insedia la Commissione sull'Università. Incaricata di valutare gli effetti delle nuove competenze delegate dal Governo alla Provincia autonoma di Trento in materia di Università, a seguito dell'accordo sottoscritto in materia di Titolo VI dello Statuto di Autonomia, imposterà un percorso che porterà ad un nuovo disegno di legge provinciale in materia.
 
23 luglio 2010
Presentato il Rapporto della Commissione per l'Università. Avviata l'attuazione della delega relativa alle funzioni statali. Ipotizzato il varo di un'apposita norma di attuazione dello Statuto
 
30 dicembre 2010
Viene adottata la legge in materia di riforma dell'organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, cosiddetta "Legge Gelmini", che prevede l'adozione di molteplici prescrizioni a tutte le università nazionali. L'Università di Trento recepisce fin da subito le disposizioni in materia di assegni di ricerca.
 
19 aprile 2011
Via libera dal ministro Gelmini alla norma di attuazione sull'Università di Trento. Il presidente della Commissione dei Dodici, Mario Malossini comunica il ricevimento del parere positivo al presidente Dellai. Il parere è pervenuto senza alcuna osservazione al testo approvato dalla Commissione paritetica.
 
9 giugno 2011
Approvato dal Consiglio dei Ministri il decreto legislativo riguardante la norma di attuazione relativa al passaggio di competenze dallo Stato alla Provincia autonoma in materia di Università di Trento.
 
23 agosto 2011
La Norma di attuazione della Legge delega alla Provincia autonoma di Trento viene pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale. L'articolo 4 della norma definisce i criteri per la composizione della Commissione per la stesura dello statuto, le modalità operative e le modalità della sua approvazione.
 
29 settembre 2011
Nominata con decreto rettorale la Commissione Statuto dell'Università di Trento. Avrà il compito di predisporre il nuovo Statuto di Ateneo. Oltre a Cipolletta e Bassi e a Postal (nominato dalla PAT), designati Carrozza, Liebman e Stringari. Inizia così ufficialmente il percorso formale della stesura dello Statuto. Da questo momento in poi, è la Commissione che ha la responsabilità di redigere lo Statuto e a questo scopo ha anche la responsabilità di organizzare i lavori e la raccolta di informazioni. Come previsto dalla Norma di attuazione, la Commissione garantisce idonee forme di consultazione del Senato accademico, della Commissione per la ricerca scientifica, del Consiglio di Amministrazione, delle Facoltà, dei Dipartimenti e del Consiglio degli Studenti nonché del personale docente, dei ricercatori, del personale dirigente e tecnico-amministrativo, del personale non strutturato e degli studenti. A questo scopo sono state organizzate delle specifiche audizioni per raccogliere pareri e suggerimenti.
 
Tra i contributi pervenuti alla Commissione Statuto, anche una petizione (sottoscritta da un alto numero di docenti, ricercatori e personale amministrativo e tecnico) in cui si chiede una maggiore collegialità nell'elaborazione dello Statuto.
 
30 dicembre 2011
Diffusione della prima bozza di Statuto elaborata dalla Commissione Statuto.
 
19 gennaio 2012
Assemblea di Ateneo dedicata alla discussione sullo Statuto.
 
16 febbraio 2012
Seconda versione dello Statuto.
 
2 marzo 2012
Terza e ultima versione dello Statuto. La Commissione l'approva il documento all'unanimità.
 
5 marzo 2012
Approvato il nuovo Statuto dell'Università di Trento da parte del Senato accademico. Il documento viene sottoposto al parere della Provincia autonoma di Trento e del Ministero dell'Istruzione, Università e ricerca.
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