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Cronaca Oltrefersina / Viale Verona

Matrimonio combinato a 15 anni poi una vita di violenze: finalmente trova il coraggio di parlare

La donna si è rivolta alla Questura di Trento. Il suo racconto è stato confrontato con diversi referti dell'ospedale Santa Chiara svelando così una lunga storia di maltrattamenti

E' una storia di maltrattamenti che si trascinava da anni quella venuta alla luce grazie alle indagini della Questura di Trento, scattate dopo la coraggiosa testimonianza di una donna. Sposatasi in Kosovo all'età di 15 anni, vittima di una serie di violenze e sopprusi da parte del marito anche dopo il trasferimento in Italia nel 2013, dopo l'ennesimo episodio la donna ha trovato il coraggio di parlare.

La donna ha raccontato di non aver mai voluto denunciare le violenze subìte per la paura delle ritorsioni per se ed i figli. Si sarebbe convinta quando le minacce dell’uomo sono diventate sempre più frequenti e si sono indirizzate anche contro i
due figli della coppia. Il lungo elenco di episodi violenti raccontato dalla donna è stato raffrontato con i referti del Pronto Soccorso dell'ospedale Santa Chiara e con quelli di visite specialistiche svelando una storia di violenza durata anni.

La donna, oggi 35enne, ha raccontato di aver sposato il marito in Kosovo, ancora minorenne, per volere delle rispettive famiglie secondo un'usanza purtroppo ancora praticata in alcune zone rurali dell'area balcanica. Al termine delle indagini gli agenti della Squadra Mobile hanno dato esecuzione al provvedimento dell'Autorità giudiziaria che prevede l'allontanamento da casa dell'uomo, ed il divieto di avvicinare la donna ad una distanza inferiore ai 500 metri. Il divieto di avvicinamento vale sia per l'abitazione della vittima che per il luogo di lavoro. 

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