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Cronaca

Speronarono auto-civetta dei carabinieri e scapparono: identificati conducente e passeggeri

L'utilitaria era entrata nel parcheggio della stazione ferroviaria per evitare i controlli di un posto di blocco che era poco più avanti

I militari della Compagnia Carabinieri di Bressanone, dopo lo speronamento della loro auto-civetta "in tinta civile" stanno chiudendo il cerchio sulla ricostruzione dei fatti e sull’accertamento delle responsabilità di quanto accaduto nella notte tra il 24 e il 25 luglio.

Tra sabato e domenica, un'utilitaria di marca americana era entrata nel parcheggio della stazione ferroviaria di Rio in Pusteria per evitare i controlli di un posto di blocco che era poco più avanti. Nel parcheggio però c’era un’auto civetta della Compagnia Carabinieri di Bressanone. I militari, dopo aver capito cosa stesse succedendo e pensando al peggio (che i passeggeri avessero qualche delitto da nascondere), avevano intimato l’alt ma sono stati investiti. Il conducente dell’auto sospetta non avrebbe esitato a colpire l’auto civetta piegando la portiera del conducente in senso contrario. Il conducente è riuscito a scansarsi in tempo ma ha riportato comunque alcune contusioni. Il militare è rientrato in servizio a fine luglio.

Sono subito partite le ricerche, l’auto poco dopo è stata trovata abbandonata in zona boschiva ma degli occupanti non c'era traccia. Partendo dai dati certi, la proprietà del mezzo, i carabinieri brissinesi sono riusciti a identificare con assoluta certezza tutti e cinque i giovani che erano a bordo del veicolo. Ora saranno convocati in caserma per esporre ciascuno la propria versione dei fatti. In questo modo i militari dell’Arma potranno fare piena luce e accertare tutte le responsabilità.

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