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Giovedì, 25 Aprile 2024
Bollette

Caro energia, i sindacati incalzano la Giunta: usare meglio le risorse

Per Cgil, Cisl e Uil: “L’Autonomia può e deve dare una risposta forte a questa emergenza”

Il costo dell’energia aumenta del 60% e, così, una famiglia si troverà a spendere in media circa 1300 euro all’anno; nel 2021 erano 600. Numeri che fanno alzare la voce ai segretari provinciali di Cgil Cisl Uil, Andrea Grosselli, Michele Bezzi e Walter Alotti.

“Sono cifre da far tremare i polsi che mettono in serissima difficoltà molte famiglie di lavoratori e pensionati. L’Autonomia può e deve dare una risposta forte a questa emergenza, partendo dalla classe media. È inutile ripetere all’infinito che l’Autonomia non basta, è solo una giustificazione per nascondere le proprie difficoltà. Stare fermi o assumere misure sbagliate è il contrario di esercitare le prerogative di autogoverno. Di fronte ad uno scenario tanto drammatico, servono responsabilità e scelte coraggiose coinvolgendo tutte le parti sociali per individuare insieme gli interventi indispensabili a contrastare lo shock energetico in atto”.

Il primo passo, secondo i sindacalisti, è la modifica del bonus di 180 euro: “Va rivisto per dare risorse in primo luogo a chi ha redditi medio-bassi e non può sopportare un aumento di quasi 700 euro di bollette elettriche in un anno. La cosa più efficace è integrare il bonus energia statale per non disperdere inutilmente risorse e coprire con sostegni significativi una platea più ampia di famiglie della classe media, a partire dai pensionati e dai nuclei senza figli che fino a oggi non hanno ricevuto nulla”.

Secondo Grosselli, Bezzi e Alotti, poi, è importante anche valutare di riorientare la spesa per gli investimenti e mettere mano alle risorse disponibili nel bilancio provinciale. “E se tutto ciò non bastasse non si escluda di sospendere l’avvio di qualche opera stradale, per dirottare quelle risorse su altri obiettivi legati all’emergenza energetica. Va cambiato anche l’indirizzo dei fondi europei Fesr puntando su energie rinnovabili e transizione ecologica invece che sul digitale”.

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