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Cronaca

Nel 2022 in Trentino già nove incidenti mortali sul lavoro

Tra gennaio e maggio l’Inail ha registrato un aumento del 23,6 per cento degli infortuni

Il 2022 si preannuncia come un anno drammatico in Trentino per la sicurezza sul lavoro. Da gennaio a maggio si contano nove incidenti mortali: l’anno scorso nello stesso periodo erano stati cinque.

Non si arresta nemmeno la corsa degli infortuni sul lavoro. Tra gennaio e maggio l’Inail ha registrato un incremento del 23,6 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. L’aumento peggiore si registra nel comparto trasporti e magazzinaggio dove gli infortuni sono quasi raddoppiati (+91,3 per cento) passando da 138 casi a 264. Seguono il manifatturiero (+30,9 per cento, da 330 a 432) e le costruzioni (+30,6 per cento, da 163 a 213).

Cala invece il dato sulle malattie professionali: a maggio si registra una diminuzione del 24,8 per cento rispetto allo stesso mese dell’anno prima. La riduzione più significativa riguarda l’agricoltura.

“Il Trentino si trova davanti a un’emergenza - affermano in un comunicato congiunto i sindacalisti Manuela Faggioni (Cgil), Katia Negri (Cisl) e Alan Tancredi (Uil) -. Per invertire la rotta servono investimenti seri su prevenzione e controlli. In tal senso, dopo moltissime sollecitazioni, cogliamo finalmente un segnale di apertura da parte della Giunta provinciale”.

Martedì 5 luglio l’assessore provinciale al Lavoro Achille Spinelli, nell’ambito del comitato di coordinamento provinciale su salute e sicurezza, ha infatti annunciato l’impegno per potenziare gli organici dell’Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro (Uopsal) dell’Apss nonché del servizio Lavoro. “Certo è - aggiungono però i sindacalisti - che alle parole devono seguire i fatti: il trend degli infortuni e delle morti sul lavoro ci impone di agire con tempestività”.

Dall’entrata in vigore della nuova legge nazionale, a gennaio di quest’anno, che prevede la sospensione delle attività d’impresa in casi di particolare gravità, l’attività di Uopsal ha portato a tre sospensioni, mentre quella del servizio Lavoro a 16. “Non è questione se siano poche o tante - aggiungono le tre confederazioni sindacali -. Il tema è rendere i controlli diffusi sul territorio”.

Cgil, Cisl e Uil chiedono inoltre una revisione degli incentivi alle imprese con un meccanismo selettivo che premi le aziende che rispettano le norme sulla sicurezza e applicano i contratti firmati dalle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative.

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