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Cronaca

E' senza i soldi per l'affitto: vive lungo l'Adige da cinque mesi

Cinque mesi sotto il ponte con 600 euro al mese perché non si può permettere di pagare un affitto. È la storia raccolta dal consigliere comunale Claudio Cia (Civica), che ha presentato un' interrogazione al sindaco

Cinque mesi sotto il ponte con 600 euro al mese perché non si può permettere di pagare un affitto. È la storia raccolta dal consigliere comunale Claudio Cia (Civica), che ha presentato una interrogazione al sindaco Andreatta per chiedere di intervenire. Arturo Giannini vive da maggio sotto il cavalcavia della tangenziale prima di Ravina, dove si trova il nuovo ponte ciclabile che si interseca con via S. Severino.

 

 Guarda il video. Per seguire la vicenda e i suoi sviluppi visita il sito del consigliere Claudio Cia.

 
Pubblichiamo il testo integralmente.
 
"Cinque mesi sotto il ponte con 600 euro al mese perché non si può permettere di pagare un affitto. È storia di oggi vissuta da un trentino che, a suo modo, ha contribuito a fare grande questa nostra terra lavorando, pagando le tasse e vivendo la città.  Una persona come tante che non ha la vocazione per fare il barbone e tuttavia gli eventi lo hanno portato sotto un ponte che è diventato la sua casa: l'unico posto che gli consente di vivere con la sua piccola pensione. L’Adige che scorre vicino gli assicura l’acqua per lavarsi e le sterpaglie il riparo per i bisogni fisiologici. Persona pulita, cordiale, socievole e capace di farsi voler bene e di fidarsi della gente tant'è vero che, pur in questo stato di disagio, ha saputo tessere una rete di amicizie con persone di diversa estrazione sociale che lo hanno incontrato percorrendo la ciclabile che costeggia la sua "residenza".
 
E' una situazione conosciuta anche dai servizi sociali e dal sindaco perché investiti direttamente dall'interessato al quale hanno assicurato attenzione per una soluzione, fino ad oggi, mai trovata. Ad ogni sua sollecitazione per avere "quattro mura" in una casa popolare, e ad un prezzo accessibile, gli è sempre stato risposto che gliela daranno ma quando sarà il suo turno: prima di lui ci sono circa duecentocinquanta persone. Se questa situazione non ha la precedenza, ritrovandosi appena al duecento cinquantesimo posto, c'è da domandarsi quale sarà lo stato di povertà delle altre!
 
Dopo cinque mesi di attesa e promesse ora ci ritroviamo alle porte dell'inverno senza che quest'uomo abbia la prospettiva di un luogo da personalizzare e vivere. Evidentemente chi in politica non si fa mancare nulla non può capire cosa significhi vivere con pochi soldi, alla mercé di tutti, esposto a pericoli e umiliazioni, dormire senza una stufa per riscaldarsi e una porta da chiudere".
 
DI SEGUITO IL COMUNICATO DEL COMUNE
 
"In merito alla vicenda del signor Arturo Giannini segnalato oggi dalla stampa locale, l’Amministrazione informa che i nostri servizi sociali sono già a conoscenza del caso ed hanno già da tempo contattato l’uomo che però fino ad oggi ha rifiutato ogni aiuto.
 
Pur nella delicatezza della situazione, va chiarito che l’anziano non è residente a Trento (né lo è mai stato), bensì a Ravenna dove è stato per anni titolare di una casa popolare e dove è seguito dai servizi sociali locali (anch’essi contattati dai nostri operatori) che hanno sempre cercato di aiutarlo a tenere la propria casa, anche se con molta difficoltà. Proprio in questo periodo sono in corso ulteriori contatti con il Comune di Ravenna al fine di capire quale sia l'attuale posizione del signor Giannini rispetto all'alloggio di cui era titolare.

Il Signor Giannini era peraltro venuto a Trento anche nel corso dell'anno 2011, così come ha visitato anche diverse altre città, per poi ritornare ad abitare in inverno a Ravenna. A tutt’oggi non risulta essere stata inoltrata una sua richiesta né di alloggio ITEA nè di altro alloggio pubblico e non potrebbe essere altrimenti in quanto la normativa provinciale prevede che l'accesso sia riservato unicamente ai cittadini residenti da più di tre anni.
 
Al signor Giannini sono già state proposte le soluzioni emergenziali a disposizione dei servizi sociali, previste ai sensi della l.p.35/83, che non prevedono il vincolo della residenza. Il signor Giannini fino ad oggi non ha accettato ma gli operatori di strada torneranno a contattarlo anche in questi giorni per cercare di condividere con lui una soluzione che risponda ai suoi bisogni prima dell’arrivo dell’inverno."
 
 

Senza i soldi per l'affitto vive per strada da 5 mesi

 

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