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Cronaca Centro storico

Sede Telecom, l'alternativa alla chiusura è il telelavoro. No dei sindacati

La scelta che l’azienda offre è il trasferimento a Bolzano o il telelavoro. Soluzioni che il sindacato ritiene impraticabili, in quanto i turni sarebbero per la maggior parte nelle ore serali e nei festivi

Evitare la chiusura della sede trentina del 187 di Telecom, trasferendo gli uffici da via Belenzani a via Zambra: questa la proposta di Cgil e Uil del Trentino in merito all'annunciata chiusura da parte dell'azienda. Il piano industriale di Telecom, annunciato nei giorni scorsi, prevede  a livello nazionale l’applicazione di contratti di solidarietà su 32mila dipendenti, tra cui 490 in Trentino. Inoltre prevede la chiusura di 40 sedi del servizio 187, tra cui anche quella di Trento, che coinvolge 26 lavoratori, tra cui la gran parte donne e part time. La scelta che l’azienda offre è il trasferimento a Bolzano o il telelavoro. Soluzioni che il sindacato ritiene impraticabili, in quanto i turni sarebbero per la maggior parte nelle ore serali e nei festivi, turni che penalizzano dunque le dipendenti. Ora il sindacato incontrerà l’assessore Olivi per avviare la trattativa. Nella partita, quindi, si coinvolgerà anche la Provincia. Intanto per tutti i dipendenti, tecnici esclusi, è già partito dal 15 aprile il contratto di solidarietà. In regione si parla di un totale di circa 400 lavoratori, che ricevernno uno stipendio tagliato dal 3 al 9% a seconda dei settori. Ci sono poi altre inizitive prese dall'azienda per ottimizzare i tempi, come la timbratura del cartellino da pac, cosa che costringerebbe i dipendenti ad arrivare al lavoro con più anticipo, e la geolocalizzazione delle macchine.

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