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Il lutto / Rovereto

Muore barista, tutta la comunità in lutto: “Grazie per la tua umanità”

Continua lo sconforto a Rovereto per la perdita di Paolo “Paolino” Stoffella

Non si placa lo sgomento a Rovereto che, dopo la scomparsa di Antonella Orrù, si trova ora a piangere un’altra colonna della propria città che se ne va. E la parola colonna, mai come in questo caso, è azzeccata. Perché il Bar Due Colonne è un punto di riferimento della città della Quercia e della centrale piazza Podestà e perché il punto di riferimento di quel bar era Paolo Stoffella, per tutti Paolino.

Sorriso garbato, sguardo elegante, amato dalla collettività: lo ha dimostrato la chiesa del Suffragio gremita in ogni ordine di posto lo scorso 27 aprile per il funerale, lo dimostrano i tanti, tantissimi messaggi di affetto e cordoglio che, a distanza di giorni, continuano ad arrivare per il 75enne.

Una persona ospitale, amante degli affetti più stretti, a partire dalla moglie Daniela al figlio Massimiliano, fino alle centinaia di persone che hanno incrociato il suo cammino come clienti e come amici.

Ironico, disponibile, umano: doti essenziali se si sceglie di fare il barista, doti che restano impresse nella memoria se si sa come lasciare un segno nel cuore degli altri. Paolino questo l’ha fatto con Rovereto e con il territorio. Su di lui il sindaco e candidato alle elezioni Provinciali Francesco Valduga ha detto: “Con Paolo si identificava piazza Podestà, il suo bar era un vero luogo d’incontro. Paolino era il trait d’union tra la città e le Valli del Leno”. Una mancanza che, evidentemente, si fa già sentire.

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