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Cronaca

Roncone: costruita la prima casa a "energia zero" d'Italia

E 'stata costruita a Roncone, su commissione di privati, la prima casa certificata in Italia a "energia zero" progettata da Armalab e l'architetto Paolo Boni

E’ stata costruita a Roncone la prima casa certificata in Italia "a energia zero", che potrebbe essere definite addirittura una "casa attiva", visto che l'energia che produce, grazie al sole, ai materiali (su tutto il legno delle foreste
Pecf) e alle tecnologie con cui è stata realizzata, fa sì che essa produca più di quanto consumi.

Progettata e realizzata da un'azienda trentina, la Armalab di Pergine Valsugana, in collaborazione con l'architetto Paolo Boni,  seguendo il protocollo di efficienza energetica del Passivhaus Institute e quello di sostenibilità dell'Associazione nazionale architettura bioecologica,  è  una casaArca del livello più elevato. Il calcolo dell’efficienza energetica dellíedificio, ai fini della stesura del' attestato di certificazione energetica, porta ad un indice di prestazione energetica per la climatizzazione invernale pari a 4,00 kWh/m2 anno.

"Attualmente - hanno spiegato i progettisti Fabio Ferrario e Mirko Taglietti  - ci sono in Italia solo 5 case certificate Passivhaus, e questa Ë la prima ad energia zero. La struttura Ë stata concepita per ricevere il maggiore apporto possibile dal sole. La disposizione delle aperture, in particolare delle grandi finestre, garantisce un apporto energetico gratuito considerevole all’abitazione, che viene mantenuto e sfruttato grazie ad un involucro termico estremamente efficiente. Il calore viene distribuito su tutti gli ambienti con un sistema di ventilazione meccanica, assistita da sensori, che minimizza dispersioni e sprechi; la limitata porzione di potenza termica ancora necessaria per raggiungere un adeguato confort  E' garantita da piaste elettriche radianti posizionate all’ interno delle murature e collegate ad un sistema fotovoltaico."

Il costo? Poco più alto di una costruzione standard del suo genere, di un 5-7% circa, ammortizzabile in pochi anni grazie ai risparmi che si realizzeranno sul fronte del riscaldamento. "Questa abitazione ecosostenibile - ha detto l'assessore provinciale, all'industria, artigianato e commercio Alessandro Olivi, che ha visitato ieri la villa - rappresenta un esempio di punta di ciò che si può realizzare mettendo a sistema la filiera trentina della green economy e
dell'edilizia 'verde', che fa perno sul marchio Arca. Il tutto grazie anche alle competenze e all'entusiasmo di un'impresa giovane, intraprendente, attenta alle sollecitazioni che provengono dal panorama internazionale e alle normative europee, per le quali entro il 2020 tutti i nuovi edifici privati dovranno  essere edifici passivi."

 

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