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Cronaca Centro storico / Via del Brennero

Rivolta di via Brennero, 8 profughi espulsi dall'accoglienza provinciale

Firmato il provvedimento di espulsione da parte del commissario del governo vicario Domenico Lioce. Gli otto migranti potrebbero lasciare il Trentino ma non è escluso che rimangano in provincia restando fuori del programma di accoglienza

Dopo le tensioni dello scorso primo aprile con la rivolta di via Brennero, nei giorni scorsi sono arrivati i provvedimenti di espulsione annunciati dalla provincia. 

Otto richiedenti asilo sono stati espulsi dal programma di accoglienza seguito dal Cinformi, mentre un ragazzo minorenne inizialmente interessato dal provvedimento resterà a Trento.

Il commissario del governo facente funzioni il dottore a Domenico Lione, ha firmato il provvedimento di espulsione: gli otto migranti potrebbero lasciare il Trentino ma non è escluso che rimangano in provincia restando fuori del programma di accoglienza.

La notizia ha creato subito una reazione di protesta da parte dei migranti ospitati in via al desert che hanno formato un corteo raggiungendo la Questura in viale Verona, clicca qui...

Profughi, minacce e schiaffi agli operatoriIl primo aprile un gruppo di giovani migranti bloccò per mezz'ora il traffico su via Brennero chiedendo "lavoro e dignità", ma soprattutto soldi contanti al posto dei buoni alimentari.

I migranti, che già in passato si erano resi protagonisti di minacce agli operatori, nei giorni immediatamente successivi alla rivolta e nelle ultime settimane sono stati visti in più occasioni parlare con militanti di area anarchica.

L'esclusione dai programmi di accoglienza comporta anche una difficoltà in più dal punto di vista del controllo: da questo momento sarà difficile, se non impossibile, tenere traccia degli spostamenti e delle azioni di queste persone.

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