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Cronaca Arco / Via Strappazocche

Riva del Garda: sgominata la banda del rame

Altre tre persone sono state deferite per ricettazione mentre è stato arrestato il 45enne già finito nei guai, insieme al genero di 20 anni, per il furto di una tonnellata di rame: è stato colto sul fatto all'interno di un cantiere edile mentre tentava di rubare un quintale di cavi del prezioso "oro rosso" che sarebbe poi finito sul mercato nero

Sono durate più di un mese le indagini da parte dei Carabinieri del Nucleo Operativo di Riva del Garda iniziate con la denuncia di genero e suocero, accusati del furto di una tonnellata di rame da una ditta della zona. I due erano stati deferiti in stati di libertà ma ciò non ha impedito al 45enne napoletano, il suocero, di proseguire l'attività criminale. La notte di martedì scorso, 4 febbraio, si è infatti intrufolato i un cantiere edile in via Stappazzocche ad Arco, area ex Quisiana, tranciando i cavi di una cabina elettrica con una grossa tenaglia e asportando circa un quintale di rame. Ad attenderlo, grazie alle informazioni raccolte durante le indagini, c'erano però i carabinieri che lo hanno arrestato in flagranza.

Le indagini hanno permesso anche di ricostruire i metodi di azione di quella che sembra essere una vera e propria banda specializzata nei furti di "oro rosso": altre tre persone sono state infatti deferite in stato di libertà, tutti italiani, residenti a Riva e Arco. Le perquisizioni alle abitazioni dei tre hanno portato al ritrovamento complessivo di altri 60 chili di rame, risultato identico a quello proveniente dal cantiere edile oggetto dell'ultimo colpo dell'arrestato. Il rame era già stato predisposto in quantitativi da vendere "al dettaglio" sul mercato nero: 1 euro al chilo l'acquisto da parte del ricettatore, e dai 3 ai 4 euro al chilo a compratori. 

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