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Cronaca Riva del Garda

Riva, i carabinieri scoprono un “bazar della droga”: due arresti

Gli specialisti dei carabinieri dovranno ora rilevare il principio attivo e catalogare le ulteriori sostanze rinvenute nell’appartamento, all’interno di numerosi barattoli, che non sarebbero riconducibili alle tipologie di droghe più comuni e diffuse sul mercato

Un’altra importante operazione anti-droga è stata portata a termine dai carabinieri Compagnia di Riva del Garda sabato 6 marzo con l’arresto di una coppia rivana, per violazione della legge sugli stupefacenti. L’operazione degli uomini della Compagnia di Riva del Garda è scattata sabato sera, nella zona del cimitero di Riva, dove è stata individuata l’abitazione dei due indagati, che di fatto era diventata una centrale di spaccio.

Sequestro droga Riva del Garda 6marzo2021

Durante la perquisizione, condotta con il fondamentale supporto del Nucleo Cinofili di Laives, i carabinieri rivani hanno trovato un vero e proprio “bazar”, dove in ogni stanza dell’appartamento erano appoggiati su tavoli, scrivanie e letti, svariati tipi di stupefacenti.

Nel complesso sono stati sequestrati 200 grammi di marijuana, altrettanti di hashish e circa 50 grammi di cocaina, oltre a trovare una serra “in-door”, dove erano rigorosamente coltivate piante di canapa indica. Infine, per non escludere nulla del campionario, sono stati rinvenuti anche funghi allucinogeni in fase di essiccazione. Oltre allo stupefacente e al necessario per produzione e confezionamento, sono stati sequestrati circa mille euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio. Viste le circostanze, P.M. 33enne e L.L. 25enne, sono stati arrestati e ristretti agli arresti domiciliari, in attesa dell’udienza di convalida, che sarà fissata a marzo al Tribunale di Rovereto.

Cinofili in azione a Riva del Garda

Lo stupefacente sequestrato sarà inviato al laboratorio di analisi dei carabinieri di Laives per attestarne peso e capacità psicotropa, stabilendo anche il numero di dosi ricavabili. Gli specialisti dei carabinieri dovranno ora rilevare il principio attivo e catalogare le ulteriori sostanze rinvenute nell’appartamento, all’interno di numerosi barattoli, che non sarebbero riconducibili alle tipologie di droghe più comuni e diffuse sul mercato.

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