Rissa tra stranieri in piazza Dante: 14 condannati, pene sospese per tutti

Si è concluso ieri il processo di primo grado nei confronti di 14 imputati accusati di rissa aggravata e resistenza a pubblico ufficiale in relazione ai fatti del 22 luglio scorso in Piazza Dante a Trento, quando uno scontro tra immigrati nord e centrafricani trasformò il centro storico del capoluogo in un ring a cielo aperto. Il giudice De Donato ha condannato 4 immigrati a 6 mesi per il solo reato di resistenza e altri 9 imputati a 9 mesi di reclusione per rissa e resistenza, con pena sospesa per tutti. Stessi reati per un ultimo immigrato, condannato però a 1 anno e 6 mesi a causa dei suoi precedenti penali. Il pubblico ministero Maria Colpani aveva chiesto condanne più pesanti, mentre la difesa sperava in un'assoluzione e aveva cercato di dimostrare che quella del 22 luglio non fu una rissa ma un'aggressione di immigrati maghrebini contro centrafricani. In più gli avvocati difensori hanno contestato l'identificazione degli imputati, sostenendo che fosse impossibile dimostrare che gli arrestati siano i responsabili dei primi scontri avvenuti in piazza Dante. Inoltre è stato messo in discussione anche il motivo alla base dei tafferugli: per il controllo del mercato della droga per la procura, per odio razziale tra africani per gli avvocati. Le motivazioni della sentenza verranno depositate fra 90 giorni: solo a quel punto la difesa deciderà se ricorrere in appello.