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Cronaca

Rifiuti urbani fuori controllo, tra immondizia nei boschi e auto abbandonate

Il rapporto del Nucleo ambientale: in tutto quasi 700 violazioni accertate

Sono 680 le violazioni al Regolamento per la raccolta integrata dei rifiuti urbani accertate tra gennaio e settembre 2021 dal Nucleo operativo ambientale della polizia locale di Trento: si va dai sacchi dei rifiuti sparsi nei boschi alle auto abbandonate. Multato anche il titolare di uno studio medico che smaltiva i rifiuti nel sacco imballaggi di un'altra persona. Le violazioni sono state accertate dagli operatori di Dolomiti Ambiente, in collaborazione con l'ufficio del Noa e con i vigili di quartiere.

Gli interventi principali degli ultimi mesi sono stati presentati in un rapporto pubblicato dal Comune di Trento.

Si comincia ad aprile, quando in collaborazione con il custode forestale il Nucleo ha accertato la presenza nella zona boschiva in località Maranza di due depositi incontrollati composti da sacchi abbandonati contenenti rifiuti di vario genere. La successiva attività di indagine ha consentito di identificare gli autori: i rifiuti provenivano da un unico sito ed erano stati abbandonati da una ditta incaricata del trasporto e dello smaltimento, ma non in possesso dei titoli per farlo. Identificati i responsabili si è provveduto a segnalare alla Procura della Repubblica i due soggetti per abbandono di rifiuti speciali non pericolosi.

In un'altra operazione, a seguito di una denuncia, si è appreso che in un parcheggio privato situato nella zona nord della città erano stati abbandonati due veicoli, rientranti nella categoria dei rifiuti speciali pericolosi. Le indagini, effettuate con sistemi di videosorveglianza e verifiche sul luogo dell’abbandono, hanno portato ad accertare che i due veicoli provenivano da fuori provincia. È quindi stata identificata una persona con l'ipotesi di reato di attività di gestione rifiuti non autorizzata. I veicoli sono stati successivamente dismessi.

Nel mese di maggio, il personale del Nucleo è intervenuto in un sobborgo cittadino dove, da un importante cantiere edilizio, venivano immesse acque in un tombino stradale. Dagli accertamenti effettuati sul luogo è emerso che non era stata rilasciata alcuna autorizzazione per tale procedura. Per la ditta è scattata una multa di 178 euro.

A giugno, a seguito di controlli con mezzi di videosorveglianza, attivati dopo la puntuale segnalazione di un cittadino, è stata contestata una violazione amministrativa ad un conducente che in macchina ha abbandonato rifiuti presso un’area di servizio in zona Trento sud.

Nel mese di luglio, sempre dopo la segnalazione di un cittadino, si è potuto accertare che nella zona nord della città il titolare di uno studio medico depositava i suoi rifiuti nell’area di raccolta del condominio, ma all’interno di un sacco per imballaggi leggeri appartenente ad un’altra persona. Grazie alla collaborazione con il personale di Dolomiti Ambiente si è potuto ritirare e smaltire regolarmente il sacco e effettuare tutti gli accertamenti necessari. Per il professionista anche 100 euro di multa.

Infine ad ottobre, a seguito di denuncia si è appurato che in un parcheggio privato in zona nord della città erano stati abbandonati due veicoli, ritenuti rifiuti speciali pericolosi, provenienti da un’officina cittadina. Dopo le dovute indagini sono state identificate ed indagate quattro persone con l'ipotesi di reato di attività di gestione rifiuti non autorizzata. I veicoli in questione sono stati successivamente dismessi a norma delle vigenti disposizioni di legge.

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