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Cronaca

74 mila tonnellate di rifiuti non riciclabili ci costano 13 milioni l'anno

Lo smaltimento del residuo viene fatto completamente in "casa" nelle discariche di Imer; Scurelle; Trento; Taio; Monclassico; Zuclo; Arco e Rovereto. I soli indifferenziati prodotti dai cittadini ammontano oggi 74 mila tonnellate

Si attesta su una cifra vicina ai 13 milioni di euro la spesa annua per la gestione dei rifiuti non riciclabili in Trentino. Lo ha reso noto l'assessore Mauro Gilmozzi rispondendo ad un'interrogazione di Alessandro Savoi della Lega. Gilmozzi afferma inoltre, contrariamente a quanto sostenuto dal capogruppo della Lega, che non vengono smaltiti rifiuti non riciclabili prodotti in Trentino negli inceneritori di Bolzano, Brescia e Verona. Lo smaltimento del residuo viene fatto completamente in "casa" nelle discariche di Imer; Scurelle; Trento; Taio; Monclassico; Zuclo; Arco e Rovereto. I soli rifiuti indifferenziati prodotti dai cittadini ammontano oggi a 74 mila tonnellate, una cifra, sottolinea Gilmozzi, scesa drasticamente in dieci anni: basti pensare che nel 2002 se ne producevano 215 mila tonnellate. Un calo del 66% e, per contro, una crescita costante della differenziata passata dal 21,3% del 2002 al 71,4% attuale. Nella risposta l'assessore ribadisce che il progetto dell'inceneritore di Ischia Podetti è stato superato grazie al successo della raccolta differenziata che, abbassando il volume del residuo, di fatto ha reso antieconomico l'impianto. "E' allo studio - afferma Gilmozzi - un'ipotesi alternativa di valorizzazione del rifiuto residuo che tiene conto del recente sviluppo normativo nazionale". Ultimo dato: la tariffa per lo smaltimento rifiuti, negli ultimi cinque anni, è cresciuta in media del 3% all'anno.

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