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Il caso

Abbattimento JJ4: tutti (ancora) contro Fugatti

Ricorso delle associazioni animaliste dopo l’ordinanza per l’uccisione dell’orsa. E c’è pure la diffida

Sembrerebbe quasi una partita di tennis, se non fosse per la drammaticità della vicenda: il lancio da una parte del campo, la risposta immediata dall’altro, in un set che ha tutto l’aspetto di non terminare a breve. Portando il tutto all’attualità trentina, dopo l’ultima ordinanza del presidente della Provincia Fugatti in cui l’inquilino di Piazza Dante ha firmato (nuovamente) la condanna a morte di JJ4, immediata è arrivata la risposta degli animalisti.

Ricorso al Tar della Lav, di Enpa, Oipa e Leidaa, con la presidentessa Michela Vittoria Brambilla che ha commentato: “Abbiamo depositato il ricorso contro il decreto di abbattimento di JJ4 appena siglato dal presidente della provincia di Trento, Maurizio Fugatti. Confidiamo che la magistratura voglia fermare l'abbattimento dell’orsa e mettere un freno a quell’ossessione di Fugatti nei confronti di tutti gli orsi del Trentino, che vuole solo nascondere il fallimento della politica locale nel progetto di ripopolamento. JJ4 oggi è rinchiusa e non può nuocere a nessuno. La sua uccisione non avrebbe nessuna logica: applicare la pena di morte a un animale non avrebbe alcun fondamento dal punto di vista giuridico o scientifico. Noi non ci fermeremo”.

Così come non si ferma il Partito Animalista Europeo  che, dopo le querele presentate nei confronti di Fugatti per istigazione a delinquere e tentato delitto, oggi, sabato 29 aprile, ha trasmesso un atto formale di diffida al presidente della Provincia, al direttore generale dell’Apss e al comandante del Corpo forestale, intimando l’immediata interruzione del provvedimento di abbattimento dell’orsa JJ4 al fine di non incorrere nel reato di uccisione di animali senza necessità previsto e punito dall’art. 544 bis del Codice penale.

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